“Non ci sono confluenze né discorsi di questo tipo – ha detto D’Alia – c’è un ragionamento in corso che io mi auguro sia possibile e costruttivo con il Nuovo Centrodestra per fare una lista assieme, ma per iniziare a definire un progetto politico comune che non è solo la lista per le Europee, ma è il primo passo per la costruzione della nuova offerta politica dei moderati alternativa alla Sinistra nel nostro paese”.
“Stiamo lavorando con serietà a questo – ha aggiunto D’Alia– e speriamo che nei prossimi giorni si vedano i frutti di questo lavoro di grande collaborazione, naturale perché con gli amici di Ncd e per quanto mi riguarda con Angelino Alfano in modo particolare abbiamo lavorato insieme in Consiglio dei Ministri e abbiamo portato avanti su tante cose le stesse idee”
Il Comitato Regionale dell’Unione di Centro approva e assume il documento “Impegno Sicilia” come contributo per affrontare le emergenze della Regione. Invita inoltre i propri dirigenti, il Presidente Crocetta e tutte le forze politiche ad assumersi tutte le responsabilità di fronte alla situazione che si è determinata per consentire alla Sicilia di affrontare le emergenze sociali ed economiche. Chiediamo quindi al Presidente Crocetta e ai partners della coalizione di firmare un contratto di coalizione che indichi obiettivi, tempi e modalità dell’agenda di governo.
“IMPEGNO SICILIA”
Le proposte programmatiche dell’Udc per far ripartire la Sicilia
Ci sono momenti in cui chi ha la responsabilità della guida è chiamato a un duplice impegno: quello della franchezza totale e insieme dell’indicazione di una proposta.
Crediamo che in questo momento così delicato e alla luce del patto elettorale che lega il Partito Democratico e l’Unione di Centro e che ha consentito l’elezione alla Presidenza della Regione di Rosario Crocetta ci si debba assumere la responsabilità di fare alla Sicilia una proposta programmatica seria, al fine di aprire una fase nuova.
La situazione nella quale ci troviamo richiede l’energia e la forza di un cambiamento radicale che abbia tempi certi.
Per l’Udc è sintetizzabile in questi punti programmatici:
Rilancio dell’autonomia speciale in termini di maggiore assunzione di responsabilità nel contesto della revisione del Titolo V;
Approvazione di una manovra di bilancio che abbia come unico obiettivo il risanamento dei conti pubblici e tenga conto delle osservazioni del Commissario dello Stato. E’ l’unico modo per evitare il default che non è più solo uno spauracchio ma un pericolo concreto;
Pagamento dei debiti della PA per immettere risorse nell’economia reale siciliana in crisi e condizioni asfissia e senza indebitare la Regione;
Istituzione di una cabina di regia politica, snella e ben funzionante, centralizzata, su tutta la programmazione comunitaria 2014-2020. Un disegno di legge di accompagnamento che semplifichi i percorsi amministrativi e definisca bene tempi e responsabilità;
Approvazione del ddl di semplificazione per sburocratizzare la Regione siciliana e piena attuazione del decreto 101 per superare definitivamente il precariato;
“Riempire di contenuti’ la legge sui liberi consorzi e le aree metropolitane, chiarendo quali funzioni trasferire e organizzando un percorso per rendere veramente efficiente e vicina ai cittadini l’amministrazione;
Trasparenza totale nella sanità, dalla scelta dei manager all’organizzazione dei beni e dei servizi. E’ necessario incentivare primariamente l’offerta sanitaria pubblica e in un secondo momento quella privata di qualità;
Nuovo piano strategico per il turismo che superi l’attuale debolezza del settore;
Piano per intercettare i 6,2 miliardi di fondi europei del 2007/2013 che il governo nazionale ha riprogrammato e che in massima parte sono destinati al Sud anche per la riqualificazione e crescita del capitale umano nonché interventi per incentivare l’occupazione giovanile;
Piano per la valorizzazione in ottica euromediterranea della partecipazione della Sicilia a Expo 2015;
Piano regionale per la costruzione e il completamento di infrastrutture del trasporto e delle reti a cominciare da quella ferroviaria e tavolo sull’agenda digitale e l’innovazione tecnologica;
Cabina di regia unica per le autonomie locali, per tutti i temi di competenza dei diversi assessorati;
Recupero dei centri storici dei piccoli comuni con interventi di edilizia convenzionata e cooperativa;
Rilancio dell’economia con particolare attenzione all’accesso al credito e rifacimento delle politiche a favore del mondo cooperativo e degli artigiani;
Riforma di legge sulle IPAB;
Riforma di legge sulle associazione di promozione sociale;
Politiche di rilancio per l’agricoltura siciliana e in particolare per l’agrumicoltura.
Se non ci prendiamo le nostre responsabilità, indicando temi, tempi e modalità operative per ciascuno dei punti programmatici il lento logoramento delle istituzioni corre il rischio di far perdere competitività e credibilità alla Sicilia.
L’Udc e il Pd, insieme a tutte le forze che sentono forte il dovere di dare un’occasione allo nostra terra, devono offrire la disponibilità a uscire dalla palude con un progetto di rilancio radicale.