“Una proroga di due mesi e un bando per sei mesi. L’amministrazione Zambuto si guarda allo specchio e fa tutto a sua immagine e somiglianza: prendono così forma precarietà e improvvisazione”. I consiglieri comunali, Alfonso Vassallo e Angelo Vaccarello, sferrano un nuovo attacco al governo di Palazzo dei Giganti sulla vicenda legata alla gestione dei rifiuti.
“Il sindaco punta sempre – aggiungono i due inquilini di Aula Sollano – alle soluzioni temporanee che finiscono per tenere sotto scacco il Comune e l’intera città. Chissà perché? E’ davvero incomprensibile come Zambuto firmi una ordinanza con la quale rinnova per 60 giorni, a partire da ieri, l’affidamento del servizio di raccolta alle ditte che già operano sul territorio comunale e nello stesso tempo, attraverso gli uffici competenti, predispone e pubblica il bando per assegnare la gara d’appalto per un periodo di sei mesi. In entrambi i casi facendo leva sull’ex articolo 191 del decreto legislativo 152 del 2006 che contempla carattere contingibile ed urgente. Tutto questo avviene alla vigilia della campagna elettorale che lo vedrà in corsa per le Europee. Ci sarebbe parecchio da dire e ridire – osservano Vassallo e Vaccarallo – e noi continueremo ad incalzare l’amministrazione, perché questa è una impostazione che non ci convince e soprattutto non è conveniente per il Comune e nemmeno per le tasche degli agrigentini. Siamo d’accordo con la proroga, per evitare che il servizio subisca una grave interruzione, ma bocciamo sonoramente l’iniziativa del bando temporalmente circoscritto a 180 giorni che si traduce sostanzialmente in un danno per i contribuenti. Anche perché, a nostro avviso, la via da seguire è un‘altra: la gestione in house, l’unica in grado di dare contemporaneamente risposte positive in termini occupazionali, di imposizione tributaria, di costi e di pulizia” – concludono Vassallo e Vaccarello.