Ieri sera, nella conferenza stampa di presentazione del documento politico programmatico del Pd, oltre alle parole contavano, le assenze, gli sguardi, i sorrisini.
Non è mancato il momento iniziale di confusione, meglio, di non chiarezza sul tema della conferenza stampa, ché noi giornalisti pensavamo fosse la presentazione dell’atto di matrimonio di Manganella con il partito ed, invece, non era così.
Il Pd ha preparato e presentato alla stampa un primo documento programmatico sulla città, al quale ne seguiranno altri.
Fare confusione è stato facile perché la gente, da mesi, dopo il tesseramento del sindaco si aspetta da parte del Pd un suo coinvolgimento nell’amministrazione di Favara ed, invece, assiste ad una gelida ospitalità di Manganella all’interno del partito. Da ieri sera le cose sembrerebbero cambiate con una maggiore chiarezza, anche se il primo cittadino ha fatto intendere di avere ascoltato musica diversa.
Carmelo Vitello, ha presentato il lungo documento che si inizia con “La città soffre”, continua con “La città ci guarda” e all’interno della tematica si legge “il PD è disponibile ad assumersi a 360° le sue responsabilità per indirizzare ed accompagnare una nuova attività di governo, ma altrettanto chiede al sindaco una disponibilità piena ad un nuovo corso amministrativo improntato ad una discontinuità totale negli atti e nella sostanza per: riconciliare l’amministrazione con la città; affrontare con metodo nuovo e partecipato i nodi decisivi della vita amministrativa indicando obiettivi concreti e verificabili; condividere la visione strategica presente e futura; Realizzare un nuovo rapporto con le forze consiliari improntato sulle appartenenze partitiche”.
Sono parole pesanti di un partito di opposizione, altro che del partito del sindaco.
C’è un’aria nuova e un diverso modo di concepire il partito che deve leggersi attraverso l’impegno di Tonino Moscatt, Carmelo Vitello, Peppe Zambito e della stragrande maggioranza degli iscritti. Un nuovo che supera le logiche politiche del passato. E il nuovo partito, dicevamo, c’è già ed è il Pd che prepara una sua cura per Favara, senza minimamente preoccuparsi di entrare in Giunta, anzi, ne esclude la possibilità, e che considera quella di ieri sera, solo una prima tappa di un percorso che deve costruire il sindaco sulla “Riapertura della Piscina Comunale – Riduzione dei costi della politica; una politica chiara e trasparente. Il diniego a qualsiasi forma di esternalizzazione di servizi; Interruzione immediata di qualsiasi forma di esternalizzazione del cimitero o dei suoi servizi; Verifica e conclusione dell’iter: Arbitrato AIPA; – Verifica ed attivazione di tutte le procedure attive nel piano degli investimenti pubblici: Metano; Area Fiera e mercati, verifica della procedura ed inizio dei lavori; Finanziamento del centro storico; – Rilancio centro urbano: Piano colore e. P.R.G. – Monitoraggio e velocizzazione delle procedure in assessorato; Realizzazione del Piano di recupero del centro storico; – Verifica dei progetti sull’edilizia scolastica e partecipazioni ai bandi regionali per ridare al patrimonio della città la scuola “A.Mendola”. – Riapertura del fondo antico della Biblioteca “A.Mendola”. – Messa in sicurezza delle casse comunali: Recupero delle somme spettanti per le demolizioni fatte in centro storico; – Valorizzazione e gestione del personale comunale . La presenza giornaliera del Segretario Comunale; Verifica delle attività poste in essere dall’U.T.C.; Riorganizzazione della struttura; – Fuoriuscita dal Consorzio del Voltano; Realizzazione del piano del traffico urbano; Impegno per una nuova politica energetica incentrata sull’utilizzo delle energie rinnovabili e delle nuove tecnologie (led) negli impianti pubblici esterni; Verifiche contrattuali con Girgenti Acque– Impegno per la ripubblicizzazione dell’acqua; Attivazione del servizio porta a porta di raccolta differenziata dei rifiuti ( con i contenitori); Verifiche contrattuali riguardo il servizio di spazzamento urbano e ripulitura delle erbacce; Controllo e pesatura dei rifiuti prima del conferimento in discarica; Verifica dei costi di gestione e delle spese che ricadono nella bollettazione dei cittadini”.
In modo molto chiaro questo è ciò che chiede il Pd e la chiarezza si è avuta negli intereventi di Tonino Moscatt, Carmelo Vitello, Paolo Bunone e Peppe Zambuto, quest’ultimo ha cercato, riuscendoci, di tenere in piedi gli argini di un fiume che ad certo punto ha rischiato di straripare. Il sindaco dal canto suo sostiene che la sua tessera basta e avanza per considerare il Pd come partito con responsabilità amministrative dirette.
Il fatto, comunque, rilevante è l’esistenza a Favara di un partito. Una esistenza partecipata e rinnovata, capace di aiutare davvero la città e che sta offrendo la possibilità al sindaco di cambiare rotta assistendolo nella manovra.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
Il sindaco rincorre il Pd, mentre Il Pd è maggiormente interessato a difendere la città
By franco.pullara4 Minuti di lettura
1 commento
vado a pigliar in giro altra gente perchè tante di queste cose come l’aarbitrato o la differenziata stanno per iniziare e comunque lo aBBIAMO CAPITO TUTTI CHE VOGLIONO SOLO LE POLTRONE E IL PD DI MOSSUTO E AIRò NON Cè LA FANNO PROPRIO A STARE FUORI COMUNQUE PERCHE NON PARLANO DEGLI 800 MILA EURO DATI AGLIO AISLI NIDO DOVE LAVORANO MOGLI DI ESPONENTI DEL PD IL SIGNOR CARMELO VITELLO E MOSCAT PERCHè NON PARLANO DI QUESTO