Davide Romeo
Gentilissimo Franco Pullara, noi favaresi siamo molto confusi, sia davanti allo spettacolo della politica, sia per le paure sul futuro.
A questa confusione rischiamo la follia, leggendo i suoi ultimi articoli sulla cronaca politica locale. Ovviamente lei non è responsabile, racconta i fatti e suoi protagonisti, i quali recitano un ruolo politico il cui senso lo conoscono solo loro.
Ma andiamo alla nostra confusione, cercando di aprire un dialogo con lei per aiutarci a capire qualcosa.
La situazione politica odierna è così combinata:
– abbiamo un sindaco che è stato tesserato, insieme al suo gruppo politico (Primavera Favarese) nel PD;
– non sono dei semplici tesserati, bensì molti occupano ruoli di dirigenti nel Partito;
. il sindaco governa il nostro paese con una maggioranza consiliare formata da PD, NCD e altri;
– MAI i gruppi consiliari del PD e del NCD hanno votato CONTRO il Sindaco;
– MAI c’è stato un documento politico del PD o del NCD di SFIDUCIA al sindaco;
-ADDIRITTURA,l’ NCD ha un assessore nella Giunta Manganella! Non ci sono mai stati atti politici disciplinari di espulsione … ANZI!
– il PD non ha mai chiesto o attuato interventi disciplinari contro il proprio sindaco, quando quest’ultimo non segue le direttive di partito … QUINDI?
Quindi di cosa stiamo parlando? O meglio, cosa stanno raccontando alla gente?
Alla gente non interessa i sorrisini di qualche politico o le conferenze stampa per dire le cose che non vanno. I favaresi sanno bene le cose che non vanno, in un paese normale con una classe dirigente normale, chi governa fa le conferenze stampa per spiegare ai propri cittadini le cose che vuole fare e come farle!
Quindi gentilissimo Franco Pullara, ci aiuti a vederci chiaro, ci eviti di cadere nella follia … forse quella fotografia, della conferenza stampa, che ha pubblicato racconta più di mille parole fatte dire ai protagonisti della politica favarese”.
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Franco Pullara
Carissimo Davide, io faccio il mestiere di raccontare i fatti arricchiti anche dai sorrisini e dalle lacrime, viceversa non ci sarebbe ragione alcuna di partecipare agli eventi, basterebbe ricevere il comunicato e con un copia-incolla pubblicarlo.
Tu parli di confusione e di pazzia come se l’una e l’altra si fossero generati ieri o, perlomeno, dal passaggio di Manganella nel Pd. In pratica entri nel labirinto non dall’ingresso, ma a metà percorso rendendo tutto maggiormente difficile da comprendere. Proviamo, invece, a muovere i passi dall’inizio di questo tristissimo capitolo della storia di Favara. Prima, però, stabiliamo cosa indentiamo per partito politico. Per me il partito politico è il depositario della democrazia. E’ luogo di dibattito e di scelte. A Favara si è registrata l’assenza di questi importanti strumenti, ad eccezione di Rifondazione comunista e di movimenti come il tuo e i Socialisti riformisti, Ripensare Favara.
Recentemente, sono risorti dalle loro ceneri il Pd e il Nuovo centro destra. Sono fatti assolutamente importanti e positivi.
Torniamo alla nostra storia sulla confusione.
Manganella è stato candidato e sostenuto dal Pdl, poi per le vicende che conosciamo il progetto politico iniziale si è interrotto. Mi piace sottolineare che si è interrotto il rapporto tra il sindaco e il cartello politico che lo ha fatto eleggere. I consiglieri che non possono essere considerati semplici soldati agli ordini dei superiori si sono trovati in una situazione difficile da gestire, ché ognuno di loro aveva iniziato un percorso politico e non politico con il capo dell’amministrazione.
Del resto, ti ricorderai, il Pdl lasciò libero il sindaco di scegliersi gli assessori e le modalità di rilancio dell’amministrazione. Non ci fu, almeno ufficialmente, una rottura. Va de se, che alcuni consiglieri dell’ex Pdl, oggi Ncd si sono ritenuti liberi come e quanto il sindaco.
Il Partito democratico era ufficialmente all’opposizione. Ribadiamo un altro concetto. Fino all’elezione di Tonino Moscatt il partito democratico a Favara c’era solo sulla carta, mentre nella realtà si era quasi spento con la sconfitta alle amministrative locali. L’unico consigliere del partito ha agito in piena autonomia e non per questo andrebbe condannato, mancavano, dicevamo, le direttive di partito. Oggi che il Pd si ricostruisce e ti posso assicurare che a Favara è una grande forza politica, le cose sono cambiate.
A questo punto, possiamo collegarci alla tua richiamata confusione. Può un sindaco eletto con i voti del centrodestra passare nel centrosinistra? Mi faccio la domanda e non mi do la risposta.
Ad una prima lettura, qualcuno potrà sostenere che ciò che non ha potuto ottenere democraticamente con il voto, il Pd lo abbia ottenuto con l’esercizio dei salti da un partito all’altro. Tre anni fa il Pd ha perso le elezioni e oggi recupera con un regalo inaspettato. Questo, dicevo, da una prima lettura, ma chi è il sindaco transitato nel Pd? E’ un primo cittadino spogliato di un minimo di popolarità in paese. E di ciò ne ha piena consapevolezza una parte considerevole del partito che non lo sta accogliendo con gli onori riservati ad un sindaco, tant’è la perdita di tempo con documenti e programmi vari. Del resto, il Partito democratico, se si dovesse votare oggi, avrebbe molte più possibilità rispetto alle altre forze politiche di vincere le elezioni. Allora perché dovrebbe farsi carico dell’impopolarità, motivata e non motivata, di Manganella? Di contro, due anni passano in fretta e recuperare i ritardi del passato è solo un rischio.
Stesso ragionamento vale per l’Ncd. Il partito si sta riorganizzando con l’innesto di tanti giovani che hanno voglia di discutere e ragionare sulle soluzioni alle grandi problematiche favaresi. E sul piano dell’organizzazione sta muovendo bene i primi passi Forza Italia che ha già organizzato un interessante convegno sulle piccole, medie imprese.
Il panorama politico sta cambiando e la sua stessa dinamicità potrebbe confondere gli spettatori non attenti, mentre lo stesso ragionamento non vale per te che sei un attento osservatore della politica. Volevi solo fare polemica? Non credo. Conoscendoti e conoscendo bene il tuo metodo, ti diverti a stimolare la politica per ottenerne una accelerazione in favore del progresso cittadino. Ma a Favara, caro Davide ci dobbiamo accontentare dei piccoli passi.
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