Sulla partecipazione del Pd nel governo della città si sono formate opinioni diverse e per qualcuno la colpa è anche degli organi di informazione, ché ognuno ha detto la sua, a volte, in palese contraddizione con l’altro.
Cerchiamo di fare, allora, ulteriore chiarezza, partendo dal punto iniziale, dal momento del tesseramento del sindaco e del suo movimento nel Pd.
In una realtà normale, al tesseramento sarebbe seguita l’ufficializzazione dell’entrata del Pd nell’amministrazione attiva della città, invece, esce fuori dal cilindro della politica un documento programmatico che scompiglia le certe e confonde le idee.
C’è chi sostiene che essendo Manganella un tesserato, giocoforza il Pd governa Favara.
Non ripropongo la storia politica dell’attuale sindaco, ché ho scritto in diverse occasioni e non mi pare il caso di tediare ancora i lettori. Ma sullo specifico argomento ho intervistato Giovanni Mossuto, responsabile Enti locali provinciale, quindi titolato a parlare in nome e per conto del Partito democratico.
Giovanni Mossuto, oltre a ricoprire la particolare carica, è un politico di lungo corso, uno che non ha mai cambiato casacca. Nasce politicamente compagno e compagno è rimasto. A noi, comunque, interessa, dicevo, la sua titolarità a fare chiarezza sulla specifica problematica.
“Il documento politico programmatico – ci dice Giovanni Mossuto – che è stato dato ai giornalisti nella recente conferenza stampa, nella realtà è stato presentato al sindaco circa due mesi fa. Dal momento della consegna del documento, il Pd ha aspettato per vedere e per toccare con mano il cambiamento sui punti sollevati dal partito. Abbiamo aspettato, almeno al momento, inutilmente azione concrete da parte dell’amministrazione che non si sono verificate sull’area mercato, sul recupero dei soldi pubblici per le demolizioni degli immobili pericolanti, l’inizio di un percorso per la fuoriuscita dal Voltano, il no definitivo a qualsiasi forma di esternalizzazione di servizi comunali, la, finalmente, chiarezza sulla vertenza Aipa e su tutti i punti contenuti nel documento. Vedete, qui non si tratta di firmare alla Berlusconi una sorta di contratto, perché non ci sono firme da mettere, ma fatti concreti da mettere sul tavolo della politica”.
Nella conferenza stampa si è parlato di un altro documento che dovrebbe essere elaborato dal direttivo del partito nei prossimi giorni. “Si – continua Giovanni Mossuto – questa del momento è la prima tappa. Abbiamo chiesto azioni amministrative su alcuni punti e per non consentire ad alcuno di metterci a bagnomaria, continuiamo il nostro lavoro di proposta e di verifica. La chiarezza sulla nostra posizione la voglio ribadire ancora una volta. Noi siamo interessati al nostro progetto su Favara, se il sindaco lo sposa realmente e fattivamente, opererà e lavorerà per il Pd e noi saremo, a quel punto, interessati ad aiutarlo, diversamente il mio partito è cosa diversa dall’amministrazione comunale. Ad ogni buon conto, noi non siamo interessati ad entrare in Giunta. Il sindaco in forza della legge si nomini chi vuole, scegliendo nomi di alto profilo”.
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Rilancio Amministrazione- Per il Pd più della tessera di partito contano i fatti
By franco.pullara3 Minuti di lettura
4 commenti
Il Sindaco nel PD viene considerato – ovviamente in lettura politica facendo riferimento a ciò che il Partito Democratico locale ha detto e ha fatto intendere sino adesso alla città – una sorta di “amante nascosta” che, come spesso capita a tali ruoli, viene fogiata agli occhi di tutti solo quando conviene, ma che – se la presenza risulta imbarazante – la si lascia nascosta per benino sotto le coperte.
Politicamente, in tutto questo ambarabam nessuno ne trarrà concreti vantaggi, per il resto il tempo ci darà pian piano le corrette risposte.
Intanto Favara affonda…
mossuto sugli asili nido cosa ci vuol dire? è giusto che il comune spenga 800 mila euro per gestirli? inoltre ricordo al mossuto che il pd ha un consigliere comunale un vice sindaco e un sindaco ,cosa altro
vorrebbe
Concordo
Stessa identica pasta!!! Vi somigliate.