Giuseppe Scozzari scrive a Renzi: "Zambuto candidato? Un disastro"

Giuseppe Scozzari
Caro Presidente, anzitutto mi presento: mi chiamo Giuseppe Scozzari, sono un avvocato penalista di 49 anni, che, avendo 4 studi dislocati su tutto il territorio nazionale, esercita la propria professione dal nord al sud. Ero anche uno che nella politica ci aveva creduto veramente tanto: volevo servire il popolo, lavorare per migliorare l’Italia e trasformare il modo di fare politica.
Divenni deputato nel ’94 (vinse Berlusconi) a soli 29 anni (figlio di operaio monoreddito con 4 figli ed una moglie a carico) con la Rete di Leoluca Orlando, mi confermai nel ’96 (vinse, ma fu purtroppo una mera illusione, Prodi), ed uscii di scena, per soli 400 voti, nel famoso 61 a 0 del 2001. Il mio impegno antimafia – sedetti nella Commissione Parlamentare Antimafia in entrambe le legislature – fu letale nel determinare quella  sconfitta.
Successivamente mi ritirai e ripresi con vigore (si, ripresi, perché da deputato avevo chiuso lo studio, ritenendo immorale fare l’avvocato ed il deputato contemporaneamente) ad esercitare la mia bellissima professione, anche perché il mio maestro Leoluca ci aveva insegnato che quando un deputato viene “trombato” se ne deve tornare a casa! Ed io così feci, anche se forse fui l’unico…
 Al fine di sgomberare il campo da equivoci preciso che non ho alcuna intenzione né di candidarmi, né di tornare in politica, ma se ti scrivo lo faccio unicamente perché il tuo impegno ed il tuo entusiasmo hanno fatto riprendere a me ed alla mia famiglia (figlia compresa) la tessera del PD, andando anche a votare per le primarie.
 Perché ti scrivo?
Ho letto che il sindaco di Agrigento (città nella quale vivo – si fa per dire essendo sempre in giro – ma nella quale vive la mia famiglia), il sig. Marco Zambuto, sarebbe candidato alle europee nelle liste del PD.
So bene che la mia lettera non modificherà scelte già assunte, ma la mia coscienza, la mia rinnovata passione ed il mio rinato entusiasmo, mi impongono quanto meno di dirti “io te lo avevo detto”, e di non fare come il famoso Pilato.
 Mi chiedo e ti chiedo: cosa ha in comune con te il sindaco Zambuto per spacciarsi come il renziano di Agrigento?
Credimi proprio nulla e cercherò di spiegarlo in poche concrete battute:
Zambuto è sindaco come lo sei stato tu, ma per capire quello che voglio realmente dire desidero fare qualche semplice confronto ed informarti dell’inconcludenza del personaggio già soprannominato come dirò in conclusione.
A) Agrigento è la città in cui i disabili e le famiglie con bambini non hanno alcuna possibilità, né durante la settimana né nei week end, di potere serenamente fare una passeggiata in quanto non esistono isole pedonali. Se vogliono devono tentare una pericolosa gimkana tra auto e smog. L’unica effimera isola pedonale che esiste è quella di via Atenea aperta al traffico la domenica, perché il sig. Sindaco è ostaggio dei commercianti della “cassata” famoso dolce siciliano. Non esiste altro luogo la domenica dove portare i bambini a giocare, passeggiare, correre, girare in bici; stessa situazione d’estate nel lungo mare.
B) Agrigento non ha piste ciclabili, anzi pardon ne hanno fatto una (di qualche km) a dir poco ridicola perché è un marciapiede nella località balneare di San Leone, ma l’hanno costruita al solo fine di rosicchiare un misero finanziamento europeo;
C) Agrigento non ha strutture sportive: il palazzetto dello sport chiuso a causa di caduta calcinacci dal tetto; piscina comunale quasi sempre chiusa; altre strutture sportive pressoché inesistenti;
D) le attività culturali sono inesistenti, il bellissimo palacongressi chiuso per mancanza di opere minime di manutenzione e per mancanza di attività culturali;
E) la sagra del mandorlo in fiore – unica festa internazionale – senza alcuna programmazione é di fatto ridotta a sagra insignificante;
F) il mercato settimanale si svolge in un contesto da “casba” senza servizi, in un’area dissestata, piena di calcinacci e fango quando piove;
G) o crolli di pezzi di città si susseguono (l’ultimo ha sfrattato 200 famiglie nel cuore del centro storico) e lui inerme assiste dando la colpa ai funzionari i quali non possono nemmeno pubblicamente difendersi;
H) nessuna programmazione per il porticciolo turistico che potrebbe costituire un volano per l’economia, ed invece si trova abbandonato, privo di servizi, sporco e senza alcuna assistenza per i naviganti i quali preferiscono attraccare altrove;
I) nessun piano spiaggia, gli ambulanti, i parcheggiatori abusivi, la sporcizia fanno della zona balneare uno dei posti peggiori da visitare nel periodo estivo…
L) le fermate dei bus di linea urbana sono sprovviste di orari e di panchine protette ove sedersi e ripararsi, nell’attesa, dal caldo e dalla pioggia.
 Potrei continuare all’infinito.
Preciso che Zambuto é sindaco da ben 7 anni, e 7 anni fa anche io lo votai perchè speravo rappresentasse il “nuovo” in grado di determinare una rinascita culturale della città, ed invece ha restaurato i peggiori metodi della tecnocrazia politica: avevamo la DC al 40% che per 40 anni ha tenuto senza acqua e senza servizi questa città lui è la perpetuazione della peggiore storia democristiana.
 Perché ti ho scritto?
Perché mi fa rabbia che gli altri mi dicano perché voti PD se c’è Zambuto? Mi fa rabbia perché questa volta avrebbe potuto essere la volta buona, la volta che il PD raccogliesse il pienone di consensi, nonostante l’illustre concittadino che hai al governo come Ministro dell’Interno, al pari di Mannino, Capodicasa, Cuffaro ed altri illustri agrigentini, non si siano mai ricordati, per una sola opera, di questo misero territorio, ultimo in tutte le classifiche nazionali.
 A me importa poco ormai, lavoro fuori, a Palermo, Roma, Verona e Milano, città dove ho i miei studi legali, ma credo nel progetto Renzi e questo te lo dovevo.
 Con stima ti saluto. Giuseppe Scozzari
 
 

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