Continua la nostra intervista col giornalista del Tg5 Carmelo Sardo. “Vento di tramontana”, romanzo caratterizzato da una prosa elegante, intimista e mai retorica, pur trattando un argomento a tratti “scivoloso”, ha vinto l’Alabarda d’oro-città di Trieste, premio letterario tra i più ambiti e importanti in Italia. Adesso la pubblicazione in Francia: credo siano tutti forti stimoli per continuare a raccontare nuove storie a noi lettori.
Confesso che nonostante io faccia il giornalista da quasi trent’anni, e dunque la materia prima del mio lavoro è la scrittura, non avevo mai pensato a scrivere un libro. E quando è nata l’idea di questo romanzo, tutto mi aspettavo tranne che avesse un successo così. Anzi, temevo perfino che non potesse interessare a nessuno. Invece la stima dei lettori, i complimenti che mi sono giunti da ogni angolo d’Italia (e ora permettetemi di aggiungere, anche dalla Francia), e l’attribuzione di alcuni premi, tra cui appunto “Alabarda d’oro”, ma ricordo anche il premio “Vincenzo Licata”, il premio “Salvo Randone” e altri minori, mi hanno invogliato a continuare. E devo dire che la spinta è arrivata soprattutto da lettori sconosciuti, non tanto e non solo dagli amici. E posso anticiparvi che sono a buon punto con il secondo romanzo.
La tua carriera giornalistica inizia presso l’emittente agrigentina Teleacras, continua al Giornale di Sicilia e a L’Ora di Palermo. In seguito entri a far parte della redazione romana del programma “La cronaca in diretta”, per poi trasferirti a Milano e approdare al Tg5, il telegiornale dell’ammiraglia Mediaset: sembri decisamente un siciliano d’alto mare. Come definiresti il tuo rapporto con la tua terra d’origine?
L’hai detto, e l’hai detto bene. Sono un siciliano di mare, con l’animo però di scoglio. Perché come tutti i siciliani che lasciano l’isola, per un motivo o per un altro, restano appesi emotivamente e nostalgicamente a questa terra. Come dico sempre: ti accorgi solo andando via quanto ti manchi e quanto valga la Sicilia! Ma attenzione: la Sicilia per me è meravigliosa viverla nel ritorno di pochi giorni. Non sarei più capace di viverci. Dopo aver vissuto a Milano prima e a Roma ora, l’unica possibilità di ritorno in Sicilia la vedrei nella vecchiaia, in una casetta senza grandi pretese che guarda il mare, lontano dalle roboanti notti san leonine.
Ringraziandoti per la tua disponibilità e per il tempo concessoci, potresti svelare ai tuoi tanti lettori ed estimatori qualche tuo progetto futuro?
Le idee non mancano, concretizzarle non è mai facile. Per il momento sto scrivendo il secondo romanzo e ho già una grossa idea sul terzo. E resta in piedi l’ipotesi che “Vento di tramontana” diventi un film. Per uno come me che viene dalla periferia della periferia, mi sembra abbastanza e mi soddisfa oltremodo.
Antonio Fragapane
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“Les nuits de Favonio”: intervista a Carmelo Sardo (parte seconda)
By vedisotto3 Minuti di lettura