Il documento integrale della Giunta Municipale di Favara ed i consiglieri di maggioranza
Sui cari defunti niente strumentalizzazioni! – LASCIAMO I MORTI IN PACE. ALMENO LORO!
Il Consiglio comunale, nella seduta del 6 febbraio 2014, ad unanimità dei presenti, 25 su 30 (Scalia, Lupo, Salemi, Matina, Sgarito, Lombardo, Broccia, Dalli Cardillo, Ceresi, Alaimo Paolo, Chianetta, Caramazza, Rizzuto, Nobile, Valenti, Castronovo, Alaimo Antonio, Distefano, Palumbo, Milioti Giuseppe, Bennardo, Grova, Limblici, Milioti Pasquale e Bottone) ha approvato il nuovo “Regolamento di Polizia Mortuaria” che prevede, tra l’altro:
1) l’estensione delle norme per la tumulazione delle salme, dando di fatto a tutti coloro i quali hanno, direttamente o indirettamente, sangue favarese, la opportunità di essere sepolti presso il nostro cimitero;
2) l’estumulazione di salme per il ricongiungimento di persone legate in vita da vincolo di matrimonio o di parenti in linea retta di primo grado;
3) la possibilità di trasferire nei loculi, i cadaveri, ospiti, al 31 dicembre 2013, presso cappelle gentilizie;
4) la riserva fino ad un massimo del 10% di loculi di nuova costruzione per il ricongiungimento di defunti legati in vita da vincolo di matrimonio o di parentela di primo grado.
I consiglieri comunali Scalia, Lupo, Sgarito, Broccia, Dalli Cardillo, Ceresi, Bennardo, Palumbo, dopo aver espresso, per bocca di quest’ultimo, “la soddisfazione per la grande sinergia tra maggioranza ed opposizione nell’approvare emendamenti necessari alla collettività”, deliberano, unitamente a tutti gli altri consiglieri comunali, il nuovo testo di polizia mortuaria.
A distanza di due mesi dall’approvazione del nuovo regolamento che ha aperto le porte, senza discriminazione alcuna, a TUTTI i cittadini, gli otto consiglieri ci ripensano e sottoscrivono un manifesto funerario contro il Sindaco, dimostrando così o di non aver capito NULLA di quello che avevano votato ed approvato, oppure di essersi pentiti di averlo fatto.
Il manifesto, di indubbio cattivo gusto, dei su menzionati, prende il pretesto dalla estumulazione dei suoceri del Sindaco, richiesta, da altri familiari – e non dal primo cittadino – regolarmente e legittimamente autorizzata dal dirigente preposto, è un’accusa grave nei confronti del sindaco di utilizzazione a fini personale del ruolo istituzionale che riveste.
L’accusa – priva di fondamento politico e giuridico – rivolta al sindaco è quella di aver interpretato a fini utilitaristici l’art. 75 bis, comma 8 del regolamento comunale che per informazione di chi legge si riporta testualmente: “Nelle sezioni di nuova costruzione è consentita – in misura massima del 10% arrotondata al numero pari per eccesso – la tumulazione di defunti anche nei loculi di nuova costruzione per consentire la ricongiunzione di defunti (provenienti anche da file diverse) legati in vita tra di loro da matrimonio o da parentela in linea retta di primo grado. In tal caso è possibile che le due salme possono essere collocate anche in senso orizzontale”.
Come si vede, anche un bambino che sa appena leggere, si rende ben conto che il termine, più volte citato, “defunti” è al plurale e mai al singolare e, quindi, è chiaro che si riferisca a più persone e non ad una sola. Ma se servisse ancora maggiore chiarezza, basta andare a rileggere la penultima riga, ” le due salme possono essere collocate…”.
I consiglieri dello “sfascio” avevano una buona occasione per tacere, ma l’hanno sonoramente perduta. Ed allora vorremmo ricordare loro i versi del grande principe Antonio De Curtis, in arte, Totò “Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive : / nuje simmo serie…appartenimmo à morte!”
I consiglieri comunali di maggioranza e la Giunta Municipale, rigettano le pesanti ed infamanti accuse rivolte al Sindaco Manganella, al quale esprimono totale solidarietà umana e politica e ne apprezzano le qualità morali che nessuno, certamente, non gli “otto” possono mettere in discussione.
LA GIUNTA MUNICIPALE ED I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA