Oggi piu’ che mai dobbiamo offrire il meglio di noi stessi in relazione a ciò che rappresentiamo nella nostra societa’, sempre maggiormente dilaniata da malessere e povertà.
Una poverta’ dilagante , inarrestabile, che si mostra in tutte le sue sfaccettature, con sintomi evidenti nella maggior parte dei casi, talora invece nascosta dalla dignita’ di chi se la porta addosso.
In ogni caso e’ solo ed esclusivamente tristezza e poverta’.
Non possiamo non vedere ed e’ ingiusto non agire.
Chi amministra deve affrontare tale problema in maniera prioritaria, cosi’ come ogni cittadino nel contesto in cui opera: dalla politica alla Chiesa,dalle associazioni agli operatori sociali, tutti dobbiamo agire per sviluppare una concreta idea di SOLIDARIETA’ COMUNE.
Non possiamo fare i sordi alle parole dirette e precise del nostro Arciprete, capo della comunita’ ecclesiale della citta’ di Favara e recettore delle istanze di un popolo in sofferenza.
Per noi di Ncd – e crediamo per tutta la politica sana e laboriosa -, e’ un dovere recepire il messaggio ed agire.
Dobbiamo creare una comunita’ che sappia solidarizzare, dove i piu’ bisognosi non si sentano esclusi e dove la politica delle inadempienze e delle beghe, lasci il campo alle proposte e sorregga con stimoli precisi il proprio popolo.
Ed in tale direzione pensiamo ad uno strumento amministrativo qual’e’ il Bilancio comunale di previsione, stilato in modo da renderlo il piu’ partecipato possibile da parte di quei soggetti che riescono a percepire maggiormente i battiti del malessere sociale, del disagio giovanile….e della crisi socio-economica del nostro territorio.
al riguardo riteniamo che vada presa in considerazione in primis la Chiesa, essendo il primo avanposto di aiuto alle famiglie.
Ad oggi nessuna norma statale o regionale ha modificato gli adempimenti in merito alle scadenze dei bilanci comunali e tuttavia nella nostra citta’ nulla ci e’ dato sapere in merito alla sua elaborazione da parte della giunta municipale.
Invitiamo ed esortiamo chi di competenza ad usare la via piu’ giusta,quella della programmazione, giammai quella piu’ facile dei dodicesimi.
Nessun ritardo e’ tollerabile….dinnanzi ai bisogni.
Rimaniamo fermamente convinti che dentro lo strumento economico del Bilancio debba trovare campo -con apposito riferimento di spesa- una somma da destinare alle nuove poverta’ sempre piu’ invadenti. Un capitolo ad hoc con una somma consistente, che l’amministrazione attiva, al di là di ogni interesse politico di maggioranza, possa discutere con chi – la Chiesa di Favara su tutti – ne conosce la vera entita’ e portata, ed elargirla a tutte quelle famiglie senza un reddito fisso,facendo si’,quindi, che diventi una fonte di sussistenza importantissima.
Chiamiamolo pure Bilancio Partecipato e Solidale,chiamiamolo come vogliamo, sicuramente e’ un corretto modo per diminuire il gap tra il bisogno e la sana amministrazione .
MICHELE MONTALBANO.
VELLA MARIELLA.
FALLEA ANTONIO
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NCD FAVARA:SI LAVORI SUBITO AD UN BILANCIO COMUNALE "SOLIDALE"
By vedisotto3 Minuti di lettura
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