Il giornalista deve raccontare i fatti. Si è più bravi quando si va oltre ciò che si vede, entrando dentro la notizia, arricchendo l’informazione.
“Il Comune approva la Tares” è raccontare, per fare un esempio, ciò che tutti possono “vedere”, fare giornalismo è scavare dentro i fatti e accorgersi che non è avvenuta la pubblicazione dell’atto. Informare i lettori che devono formarsi una opinione sul funzionamento del Comune e, nello stesso tempo, mettere il fuoco sulla coda della burocrazia e dei politici per correre ai ripari. O informare che un particolare finanziamento non è perso, perché è previsto da una legge regionale e che, pertanto, può essere revocato solo da un’altra legge. Fare giornalismo è non fermarsi a raccontare ciò che si vede quando il dottore Amorosia mette le mani al personale comunale, ma entrare anche nei particolari.
Angela Sorce, ieri come tutti i giorni, ha provato a fare nel migliore dei modi la giornalista e, per questo, non si è fermata al perentorio “lei faccia la giornalista e racconti quello che è successo. Non rispondo a questa domanda che non è pertinente al ruolo di giornalista”. E proprio nel rispetto del suo ruolo Angela ha cercato e trovato in soggetti diversi dal dottore Amorosia, la risposta che cercava.
Il Palazzo, intanto, è trasparente quando si accoglie la stampa e si agevola l’informazione.
Al momento, invece, dal Palazzo arrivano “titoli e promozioni”.
E così,Giuseppe Moscato si è guadagnato sul campo il titolo di ultroneo, la nostra redazione il titolo di “certa stampa” e Tvs è stata promossa “TeleKabul”. Altri aspetti che raccontano una triste pagina della storia di Favara e che dovrebbero stimolare l’intervento dei partiti politici.
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