La condizione materiale dei lavoratori del sistema regionale della formazione professionale ha superato i limiti di ogni tollerabilità, mentre gli uffici della amministrazione continuano ad apparire sempre di più sottodimensionati e non attrezzati a gestire le complessità e la quantità delle emergenze, e inadeguati a garantire il buon esito delle procedure. Le emergenze continue e ricorrenti sono ormai talmente tante che è divenuto difficile individuare le priorità straordinarie, in presenza di una incapacità complessiva di affrontare anche soltanto l’ordinario. Oggi – sottolinea Giovanni Migliore, segretario Cisl Scuola con delega alla Formazione – riparte una mobilitazione che si svilupperà con azioni di lotta ogni giorno diverse e che non si fermerà se non quando governo e Ars non ci avranno dato risposte. Non è più tempo di parole e annunci”.
La manifestazione organizzata dalla FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA., che con una nota comunicano che:
La condizione materiale dei lavoratori ha superato ogni limite di tollerabilità.
- L’amministrazione è sottodimensionata, non attrezzata a gestire le procedure, inadeguata a dare risposte alle emergenze continue e all’ordinario
- Oltre 8000 i lavoratori senza prospettive di futuro
- Tra le 9 e le 24 mensilità gli stipendi non pagati
- 400 lavoratori costretti ad accettare pesanti contratti di solidarietà
I lavoratori sono stanchi di essere vittime di un sistema che ha sprecato denaro pubblico e alimentato il malaffare nella “cecità” e la “distrazione” degli organi di controllo.
Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola denunciano:
Istruzione e Formazione Professionale (IeFP, corsi obbligo formativo):
- il ritardo della programmazione e dell’avvio delle attività fanno correre il rischio di aumentare il già elevatissimo tasso di dispersione, creando grandi esuberi e pesanti riduzioni dell’orario e delle retribuzioni;
Formazione ordinaria:
- ritardi di oltre sette mesi solo per i primi acconti dei finanziamenti dell’attività 2013 – 2014;
- assenza di una azione programmatoria per l’anno 2014 -2015, pur in presenza di una graduatoria rieditabile e di risorse disponibili che mette a repentaglio l’occupazione degli operatori;
- i lavoratori ricevono i preavvisi di licenziamento dagli enti privi di prospettive;
Filiera orientativa e delle politiche attive del lavoro:
- dal 22 aprile, conclusione del progetto Spartacus, non ostante impegni e rassicurazioni dell’Assessore al Lavoro e della sua Dirigente e il confronto col CIAPI, nessuna soluzione è stata discussa formalmente con le parti sociali, lasciando i lavoratori precarizzati e senza occupazione;
Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola chiedono rispetto degli impegni e rivendicano:
per la IeFP: programmazione del nuovo percorso triennale riallineato con i tempi dell’Istruzione, sblocco delle rendicontazioni, erogazione dei saldi per pagare gli stipendi arretrati, revisione dei parametri di finanziamento oggi insufficienti;
per la Formazione: immediata programmazione e finanziamento per l’anno 2014-2015, sblocco delle risorse per l’anno in corso, avvio immediato del progetto Prometeo e tutela di tutti gli idonei;
per la Filiera orientativa e delle politiche attive del lavoro: immediata attivazione della Garanzia Giovani in Sicilia, garanzia dell’utilizzo dei 1750 operatori della filiera, costruzione del nuovo sistema dei servizi per l’impiego e per il lavoro, saldo di tutte le retribuzioni pregresse – progetto Spartacus e Avvisi 1 e 2 del 2010.
Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola impegnano il Governo e l’Assemblea Regionale ad attuare:
- nuove ed immediate scelte politiche e sociali che chiudano il passato, giuste ed eque per i lavoratori, con l’avvio di una nuova formazione, costruita su reali esigenze del mondo del lavoro e dei giovani.
- recuperare ed utilizzare immediatamente tutte le risorse residue non spese negli anni passati per saldare a tutti gli operatori le spettanze arretrate e per l’immediato pagamento di tutte le retribuzioni
- utilizzare il CIAPI per una offerta formativa efficiente ed efficace a vantaggio della collettività siciliana, per recuperare occasioni di lavoro, garantire l’occupazione attraverso la tutela dei lavoratori incolpevoli licenziati e sospesi dagli enti in crisi, privati dell’accreditamento o travolti dalle inchieste sul malaffare.
Per questo sosteniamo la volontà riformatrice del Governo e l’azione della Magistratura. È necessario guardare avanti, chiudendo con il malaffare, salvaguardando chi ha operato correttamente ed eliminando tutti quegli enti che hanno mortificato i lavoratori e l’intero sistema;
il Governo regionale ha annunziato più volte disegni di riforma
che non hanno mai visto la luce:
le Organizzazioni Sindacali chiedono che la Formazione Professionale venga davvero riformata, e, ancora, chiedonogiustizia sociale per costruire il futuro di un sistema che sia basato su rigorose regole di accreditamento e controllo, a garanzia degli utenti e dei lavoratori.
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