Le carte di identità salveranno le casse comunali? E’ probabile. Ad ogni modo, nel primo trimestre dell’anno in corso il Comune ha incassato per le carte di identità 8.132, 16 euro e per le park-card 1.476 euro.
Le altre voci sono la refezione scolastica con un introito di 69.030 euro, i diritti marche con 1.453,32 euro.
E chiudiamo l’elenco con i botti di Capodanno, con incasso zero sulla vendita dei tagliandi ingresso castello.
Una prima lettura dei numeri farebbe supporre che a Favara, i ragazzi mangiano, i cittadini chiedono carte di identità, mentre si utilizza poco l’autovettura e nessuno viene a visitare il castello.
I turisti in piazza Cavour li abbiamo visti in molti, che fanno non visitano il Castello? Può essere.
In certe occasioni non si trova un posteggio in piazza e lungo il corso, anzi le autovetture si lasciano in doppia fila, eppure, l’incasso è magro. Ad Agrigento sempre nel primo trimestre 2014, il Comune ha incassato 80.857,55 euro, ma si tratta di un capoluogo di provincia, dove insistono diversi uffici e c’è la Valle dei Templi. Favara potrebbe incassare il 10 per cento di Agrigento, cioè circa 8mila euro, mentre si ferma a 1.476.
E allora è chiaro che si paga, quando è inevitabile. Non si può sfuggire al pagamento della refezione scolastica che prevede la compartecipazione e i buoni pasto da ritirare in Comune e, per altri versi, lo stesso vale per il rilascio delle carte di identità. Il resto, utilizzando un termine di moda al momento a Favara, andrebbe interpretato e ognuno può divertirsi a commentarlo come meglio preferisce.
Per quanto ci riguarda per evitare possibili lanci di bombe sulla Croce rossa pubblichiamo lo scatto che riprende il documento ufficiale riportante le cifre oggetto dell’articolo.
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Paradossale, l’incasso comunale sulle carte di identità supera quello delle park-card. Biglietti Castello=zero
By franco.pullara2 Minuti di lettura