MUORE ALL’OSPEDALE DI AGRIGENTO SAN GIOVANNI DI DIO, A SOLI ANNI 56, PER UN INFARTO CURATO COME SE FOSSE ALLERGIA

Studio Legale Avv. Giuseppe Scozzari
(nota divulgata su espressa richiesta dei familiari della vittima)
Lo scorso 25 aprile, accusando forti dolori a livello toracico e nella zona del braccio sinistro,  sintomo di un sospetto infarto, giungeva, accompagnata dai familiari, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, la signora Taglialavore Maria Concetta. Dopo una prima visita il medico diagnosticava la “presenza di Rumori Secchi Espiratori diffusi ad entrambe gli emitoraci”, disponendo immediata terapia farmacologica e sottoponendo la paziente alle cure dei sanitari del reparto di rianimazione. Dopo poche ore la signora veniva dimessa con prescrizione medica finalizzata a curare una allergia ambientale.
Continuando ad accusare episodi doloranti a livello toracico, nonostante la puntuale assunzione dei farmaci prescritti, il giorno 8 maggio 2014, si recava nuovamente presso l’U.O. di pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio dove arrivava in condizioni gravissime: non riusciva a parlare, aveva perso qualunque forma di sensibilità negli arti e le fuoriusciva dalla bocca abbondante liquido schiumoso. Sono trascorse due ore prima che,  grazie alle pressanti insistenze dei familiari, il personale del PS, senza provvedere ad ulteriori ed urgenti approfondimenti diagnostici, allertava la rianimazione che ne disponeva il trasferimento presso il reparto di Cardiologia dove finalmente venivano chiarite le gravissime condizioni cliniche in cui versava la paziente: era affetta da Infarto al Miocardio in corso. Nonostante il pronto intervento di tutti i medici del reparto di Cardiologia, che le praticavano immediatamente un disperato intervento di angioplastica, la signora Taglialavore decedeva poche ore dopo.
I familiari hanno incaricato l’avv. Giuseppe Scozzari, il quale ha confermato di aver già provveduto ad avanzare un esposto alla Procura della Repubblica chiedendo l’immediato sequestro di tutta la documentazione sanitaria, la riesumazione del cadavere per l’effettuazione dell’esame autoptico e la nomina di un consulente medico al fine di  fare chiarezza sulle cause che hanno determinato il decesso della signora  Taglialavore.
 

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