Massimo Centineo
Il Regolamento Comunale di Polizia mortuaria è stato recentemente modificato, in particolare l’articolo 75 e suoi correlati bis – tris dai nostri baldi eroi della politica. Ed è nato il tormentone delle interpretazione “autentiche”, in un paese dove nemmeno Pirandello riuscirebbe a non avere dubbi da dove incominciare…
Le regole dentro il Palazzo di Città si sono momentaneamente impantanate sulla questione del ricongiungimento di salme, già – o più o meno – da tumulare e/o estumulare, non sapendo di quali criteri di assegnazione tenere conto.
Ma, considerando che l’attuale cimitero è quasi saturo e che quindi rimangono da costruire ben poche nuove sezioni, era così indispensabile attuare, con il nuovo regolamento, la possibilità di ricongiungere persone legate in vita da vincolo di matrimonio o di parenti in linea retta di primo grado? Stiamo parlando di un numero di loculi disponibili, per la così discussa “opportunità”, di certo molto irrisorio rispetto alla mole di domande che hanno già presentato e continueranno a presentare i parenti dei nostri defunti. Da considerare, poi, che risulterebbe già in cantiere, per una zona specifica del cimitero, un progetto per la realizzazione di loculi accomunati, creando una sorta di mini cappelle che possono meglio soddisfare coloro che vogliono ricongiungere i propri cari, avendoli così veramente uno accanto all’altro.
Detto questo, di “vere” regole da rispettare non se ne ancora tenuto conto!
Si rispetti il regolamento del cimitero: dopo 50 anni il loculo deve essere liberato!!!
Il regolamento cimiteriale assegna la concessione dei loculi per la tumulazione dei defunti per cinquant’anni, dopodiché i resti mortali devono essere depositati nell’ossario comunale, tranne diversa richiesta dei familiari che possono richiedere una nuova concessione di loculi a colombaia. Con l’applicazione della disposizione si libererebbero circa 2.000 loculi, che possono così soddisfare le richieste per le nuove tumulazioni per circa dieci anni!
Perché non si rispetta ancora la “vera regola”, e perché ancora non c’è nessuno che ne parla? Dovrebbe essere già stata espletata una gara d’appalto per costruire un nuovo ossario e nuove sezioni di colombaie che andrebbero ad aumentare il numero di quelli già preesistenti. A che punto è la pratica? È perché, ancora, si pensa solo a costruire nuove sezioni, anziché impegnare i pochi spazi rimasti disponibili dentro il Campo Santo per costruire un nuovo ossario e nuove colombaie?
Oltretutto non dovrebbero essere un problema le risorse finanziarie, ché il particolare settore è uno dei pochi a non conoscere le crisi economiche. A tal proposito, il servizio cimiteriale è, forse, l’unica voce attiva del bilancio comunale, con incassi che superano i 200mila euro all’anno.
I morti hanno pure loro discusso sull’articolo 75, punto “cardine” del nuovo regolamento cimiteriale, e sono giunti pure loro a farsene un problema. Un problema, però, un po’ diverso da quello discusso in Consiglio Comunale sul ricongiungimento di defunti da sezioni diverse. Perché, loro, vanno “aldilà” del problema sollevato. Vanno oltre! Perché se non si rispetta la scadenza delle concessioni, a liberare così i loculi, a Favara, fra qualche anno, saremo costretti a far costruire un nuovo cimitero, con il quale, altro che avere i nostri cari estinti in due sezioni diverse!!! Dovremmo dedicare visite disgiunte di sepolcri, taluni nel cimitero vecchio ed altri nel cimitero nuovo.
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