Sono trascorsi quasi tre anni dal suo insediamento e, seppure in ritardo, ha messo a segno il primo importante punto del suo programma elettorale: le modifiche al regolamento cimiteriale, che per pura coincidenza hanno favorito per prima la sua famiglia.
Il buon Sasà è un grande, anzi un grandissimo pezzo di sindaco, ma i favaresi non l’hanno capito. Non lo hanno capito per grave responsabilità dell’opposizione e di certa stampa. Di quest’ultima ne facevo parte anch’io, ché pieno di odio e di rancore per fatti personali, lo confesso, non ho apprezzato il suo operare, ma le modifiche al cimitero mi hanno aperto gli occhi. Ha ragione l’assessore consigliere Milioti a sostenere che se si fosse trattato di un avvicinamento chiesto e ottenuto da un normale cittadino non ci sarebbe stato tutto questo chiasso, “perché si vuole massacrare Manganella”. Ha ragione da vendere l’assessore consigliere e, infatti, solo una pura coincidenza ha voluto che per primi si riavvicinassero, dopo che già erano stati avvicinati, i suoceri del primo cittadino. E lo stesso zelante dirigente dell’ufficio tecnico, l’ingegnere Avenia, a supporto del ragionamento del consigliere assessore ha dichiarato che non è la prima volta che chiede chiarimenti sui regolamenti al segretario generale, ché lui è un tecnico e le cose se le fa spiegare da chi meglio può interpretare le normative.
A chi giova tirare ancora per le lunghe questa benedetta interpretazione dell’art. 75? Ma finiamola e, invece, di perdere tempo a massacrare Manganella si occupassero di cose serie, iniziando a promuovere nei fatti la legalità e la cultura all’antimafia. E partendo da questo necessario e indispensabile punto, si continui con il miglioramento dei servizi.
Ma Manganella così come ha fatto per il regolamento del cimitero, zitto, zitto, quatto, quatto, ci sta preparando grandi sorprese, per esempio, nel settore della gestione dei tributi e nel servizio di igiene ambientale. Ad avercelo le altre città un sindaco come il nostro. Prevedo che gli ultimi due anni del suo mandato elettorale porteranno Favara ad uno splendore inimmaginabile, ma dobbiamo smetterla di massacrarlo e torturarlo.
E non è vero che è stata vietata l’interpretazione dell’art. 75 nella recente seduta del Consiglio comunale, che in tredici consiglieri lo hanno fatto con i loro interventi, qualcuno non si è presentato e gli altri, che non avevano i numeri per sostenere il sindaco, si sono “attaccati” ai cavilli per non votare. Se si deve, dunque, interpretare per i cittadini, si sappia a chiare lettere che tutti abbiamo capito, senza bisogno di ulteriori spiegazioni. Andiamo avanti.
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Manganella ha messo a segno il primo punto del suo programma elettorale
By franco.pullara3 Minuti di lettura
2 commenti
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e bravo sasà