L’attuale sarà ricordata come l’amministrazione degli annnunci trionfalistici seguiti regolarmente dai fallimenti. Meglio, degli annunciati fallimenti.
Da molti mesi il direttore artistico nominato dal sindaco non si fa più vedere e, sembrerebbe, abbia spento le luci all’interno del maniero. E il castello è diventato una sorta di “deposito morto, piuttosto di una mostra, di altre moderna.
A tal proposito, Antonio Palumbo di Rifondazione comunista vuole conoscere la “recente storia” della rocca chiaramontana è scrive a Manganella una interrogazione consiliare.
“Il castello Chiaramontano di Favara – scrive Palumbo – è stato interessato negli ultimi tempi da interventi da parte dell’amministrazione comunale atti a rilanciare l’utilizzo e la fruizione del maniero medievale. Tale rilancio è stato legato ad un progetto alternativo portato avanti da un direttore artistico appositamente nominato dal Sindaco. All’interno del castello sono state posizionate strutture permanenti da più di un anno. È stato istituito un servizio di biglietteria per l’ingresso al monumento.
Considerato che il castello versa in uno stato di totale abbandono e risulta oltre che abbandonato anche in uno stato di degrado tale da essere stato interessato da numerose segnalazioni per la presenza di ratti ed insetti.
E che le condizioni in cui operano i dipendenti comunali oltre ad essere indecorose risultano anche pericolose dal punto di vista della sicurezza personale e soprattutto dell’igiene.
Inyanto il regolamento comunale prevede che le installazioni all’interno del castello non posano essere permanenti e che comunque non possano essere esposte per più di 6 mesi”.
CHIEDE
– Al Sig. Sindaco quali atti e provvedimenti l’amministrazione comunale intende intraprendere per il rilancio del castello.
– Quali atti sono stati intrapresi per la risoluzione, innanzitutto, del problema legato all’igiene e alla disinfestazione del maniero e alla sicurezza dei lavoratori che all’interno vi operano.
– Se e quanti biglietti sono stati venduti .
– Gli incassi realizzati a quanto ammontano e come sono stati reinvestiti.
– Se e quando l’amministrazione intende liberare le varie sale del castello dalle installazioni permanenti presenti, rendendole nuovamente fruibili ai visitatori e all’intera collettività.
– Quanto costerà alla collettività favarese la pulizia e lo smaltimento dei numerosi rifiuti che deriveranno dallo smantellamento delle installazioni presenti.
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