Valentina Piscopo
Si è tenuto questa mattina, sabato 12 luglio 2014, al Teatro Pirandello di Agrigento, il convegno “ La riforma della Giustizia- Magistratura ed avvocatura insieme per un’occasione da non perdere”.
L’evento, organizzato da Rifare l’Italia in sinergia con l’Ordine degli Avvocati di Agrigento e con l’Associazione Nazionale Magistrati, ha visto l’eccezionale partecipazione del Ministro della Giustizia, on. Andrea Orlando. Nella gremita sala del teatro agrigentino, hanno relazionato in merito alla tema giustizia e della sua prossima riforma, il Presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Agrigento, avv. Antonino Gaziano; la rappresentante dell’associazione Magistrati, dott.ssa Paola Vella; il Procuratore della Repubblica di Agrigento, dott. Renato di Natale; il Presidente del tribunale di Agrigento, dott. Luigi D’angelo; il deputato dell’Ars, commissione affari istituzionali, on. Giovanni Panepinto; il deputato nazionale di Rifare l’Italia, on. Tonino Moscatt. A moderare l’incontro l’avv. Giuseppe Aiello.
Obiettivo principale del convegno è stato, per quanto possibile, comprendere le dinamiche della riforma della giustizia che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi intende portare avanti nel prossimo futuro. Magistratura, avvocatura e politica sono chiamati, adesso, a collaborare insieme per attuare una riforma che ponga al centro di tutto l’accertamento della verità.
Nei numerosi interventi, più volte sono state ricordate le figure simbolo, martiri della giustizia come Pio La Torre, il giudice Rosario Livatino, il magistrato Antonino Saetta. Di grande valenza tecnica, le relazioni della dott.ssa Vella, dell’avv. Gaziano, del dott. Di Natale e del dott. D’angelo. Il deputato regionale on. Panepinto ha parlato dell’importanza del convegno in quanto testimonia “ lo sforzo del governo Renzi che, per riscoprire la bellezza dell’Italia, sta partendo dalle cose più difficili. Per quanto riguarda i beni confiscati alla mafia ha chiesto al Ministro “ se è possibile considerarli non come reliquie o santuari, ma come beni che devono diventare fattori economici, non solo per il terzo settore ma anche per la pubblica amministrazione”.
Per l’on. Moscatt “ è un momento importante perché si è riusciti a fare un tavolo tecnico tra magistratura ed avvocatura insieme. Si sta ragionando non per cambiare ma per rivoluzionare la giustizia e lo si sta facendo con un modello nuovo, partecipato e di coinvolgimento. La terra di Sicilia è una terra insidiosa ma è anche la terra di uomini e donne coraggiose, capaci ed intelligenti”.
A concludere l’ospite d’onore, il Ministro della Giustizia, on. Orlando. “Questo è lo spirito che volevamo dare alla riforma, ovvero uno spirito aperto, di condivisione che provi ad affrontare i nodi che per molto tempo si sono accumulati intorno al tema della giustizia. Con i 12 punti individuiamo un perimetro che, strada facendo, saranno integrati con pre articolati che a settembre verranno sottoposti all’attenzione del Parlamento e del Governo. Già abbiamo ottenuto dei risultati. Dal 30 di giugno- continua il Ministro- ogni procedimento che viene aperto è deposto in via telematica. Questo vuol dire cambiare le cose, riducendo i costi”. Inoltre il Ministro Orlando ha affrontato anche il tema del sovraffollamento delle carceri, della norma sulla custodia cautelare e l’introduzione dei reati contro la criminalità economica ed organizzata, costruendo un sistema efficiente per contrastare la mafia,” creando una barriera tra denaro sporco e denaro pulito”.
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