Nel lungo elenco delle accuse dell’ingegnere Bellavia all’amministrazione comunale la più grave è sulla sicurezza del centro storico. E questa di Bellavia è la seconda in ordine di tempo, la prima è di giugno dell’anno scorso, sull’allarmante situazione del centro antico. In una realtà normale, Favara lo abbiamo ripetuto innumerevoli volte non lo è, a fronte delle cose dette da un tecnico sarebbe già intervenuta la protezione civile e sarebbero sbarcati, pure, gli alleati a Cannatello per aiutare i favaresi ad evacuare la città. Ed invece, a fronte di “non è possibile assicurare l’integrità fisica sia dei residenti, sia di coloro che si recano nel centro storico” non accade nulla.
“Il signor Sindaco, assieme all’assessore al centro storico – sottolinea Bellavia – ha dato rassicurazione che sarebbero stati dati tutti gli strumenti necessari (personale qualificato, locali per i vari uffici, mezzi, risorse finanziarie ecc.. ) per salvaguardare l’incolumità pubblica: in realtà niente è stato dato rispetto a quanto promesso”.
Ora, solo un pazzo suicida può fare simili dichiarazione se non fossero suffragate da prove documentali e fatti concreti. Intanto, la politica tace. A dirla tutta tace anche lo Stato con le sue istituzioni presenti nel territorio, ché se Bellavia dicesse il falso andrebbe denunciato per procurato allarme. Art.658 Codice penale “Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516”
Ma come a Favara facciamo la festa alla legalità e poi? Diamo tempo al tempo potremmo pensare, se non fosse che già l’anno scorso l’ingegnere abbia detto le stesse cose. E allora?
E allora è acqua fresca “avendo constatato che sussistono condizioni di alta pericolosità per tutti gli abitanti residenti nel centro storico di Favara, nonché per tutti quelli che vi transitano , ho invitato il signor Sindaco ad interdire il traffico veicolare e pedonale in tutte quelle strade in cui vi sono fabbricati i cui proprietari hanno ricevuto ordinanza Sindacale di eliminazione pericolo pubblico e non l’hanno ancora ottemperato. Lo scrivente ha, altresì, invitato il signor Sindaco a programmare, per tramite degli uffici di protezione civile, degli uffici socio-assistenziali e del comando dei vigili urbani, lo sgombero di tutto il centro storico”.
L’ingegnere Franco Bellavia, recentemente, ha ricevuto dall’amministrazione comunale la dirigenza, quindi è ritenuto sano di mente da parte del sindaco. E se non è ritenuto un pazzo va ascoltato o denunciato.
Comunque, la città dovrebbe essere informata e rassicurata. I favaresi desiderano almeno l’ordinario, desiderano vivere nella certezza di essere tutelati dalla legge, prima ancora di usufruire di adeguati servizi.
Crediamo nella legalità al punto tale da ritenere che solo affermandola riusciremo ad uscire dal pantano dei grandi problemi di Favara. E’ il metodo da applicare in tutto e le dichiarazioni di Bellavia non sfuggono a questo concetto. Se l’ingegnere, dunque, si è alzato dal letto con il piede sbagliato allarmando immotivatamente l’opinione pubblica, andrebbe querelato immediatamente, se, nel caso contrario, avesse ragione, bisognerebbe accertare altre responsabilità e altri attori.
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Bellavia ha fatto sentire la sua tromba, ma dall’altra barricata tacciono le campane
By franco.pullara3 Minuti di lettura