E’ insistente la voce che Crocetta per salvare la faccia dall’incapacità e dall’incompetenza di qualcuno, stia decidendo di annullare il bando del Piano Giovane Sicilia. La decisione sembra imminente, specie a seguito delle proteste di tanti giovani che hanno lamentano le disfunzioni della piattaforma telematica che avrebbe dovuto far incontrare aziende e giovani per un tirocinio di 6 mesi a 500 euro al mese.
Sembra che la colpa non sia di nessuno e che nessuno debba pagare per questo disservizio. Sta di fatto che comunque, nonostante i mille problemi tecnici, 1.600 giovani nelle due finestre del 14 luglio e del 5 agosto siano riusciti a perfezionare la procedura. E allora delle due una: o qualcuno ha barato o qualcuno è stato più veloce o meglio più fortunato.
E se il bando venisse annullato, i 1.600 giovani fortunati che faranno? Quasi certamente proporranno ricorso alla scelta di annullare tutto. Quindi in un modo o nell’altro Crocetta e Scilabra sarebbero sommersi dai ricorsi e dalle polemiche.
Perche allora danneggiare chi è stato baciato dalla fortuna e annullare per i giovani questa opportunità di lavoro?
Il bando non prevedeva specifici requisiti o precisi criteri di selezione. Il Piano Giovane aveva un sottotitolo “Click Day”, quindi unica competenza: avere il dito bionico.
Se qualcuno ha sbagliato, non sarebbe più coerente e logico applicare, secondo le procedure di legge e accertandone le responsabilità, una penalità al contratto di servizio affidato alla società e recuperare delle economie per destinarli ai giovani?
Tale iniziativa consentirebbe di aumentare i tirocini attivabili da 2.000 ad almeno 3.000, evitando di danneggiare ulteriormente i giovani siciliani. Solo così l’Assessore Scilabra riuscirebbe a difendere sul serio la sua generazione.
Va ricordato come il Piano Giovani è stato avviato senza un’adeguata campagna informativa che ha causato anche l’inconveniente sul famigerato Patto di Servizio, mettendo in confusione migliaia di giovani disoccupati da anni ma privo di tale certificazione, invece indispensabile per partecipare al Bando.
Se venisse annullate le due finestre del bando, la colpa non sarebbe di nessuno e a pagarne le conseguenze sarebbero solo i giovani. Diversamente per fare giustizia (proprio quella che spesso con accanimento cercano Scilabra e Crocetta), sarebbe corretto ampliare il numero delle disponibilità dei tirocinanti.
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