Una diretta conseguenza delle recenti sedute del Consiglio comunale chiamato ad approvare il conto consuntivo e “miserevolmente” cadute per mancanza di numero legale sarà l’insediamento del commissario regionale, dottore Vincenzo Lauro.
Cosa accadrà adesso? In pratica, il commissario avviserà i consiglieri sulle conseguenze della mancata adozione del conto consuntivo. A tal proposito, la Finanziaria dell’anno scorso ha equiparato l’approvazione del consuntivo agli equilibri e al bilancio preventivo, dunque, se non sarà adottato, dai consiglieri, il commissario si sostituirà al civico consesso e, nello stesso, ne decreterà lo scioglimento. Sullo specifico argomento ci torneremo tra un po’.
Il commissario, per completare l’informazione, ammonirà i consiglieri sulle conseguenze della mancata adozione dello strumento finanziario, dopodiché, darà trenta giorni di tempo per l’approvazione.
Ora se c’è una cosa sicura è la corsa dei consiglieri verso l’approvazione, spinti dallo spettro dello scioglimento. Non c’è argomento più persuasivo, per la stragrande maggioranza dei rappresentanti del popolo, del rischio di tornarsene a casa, rinunciando per sempre ai compensi politici. Altro che conto consuntivo, voterebbero, potendolo fare, pure lo stato di guerra e l’occupazione militare di tutto il mondo arabo. Per dirla tutta e restando in tema bellico, cesseranno pure le possibili pressioni e i possibili ricatti del tipo “ti voto il consintivo, ma voglio un posto in giunta”.
Alla fine della fiera, in queste settimane hanno giocato sul conto consuntivo,da oltre tre anni lo fanno su tutto, mentre a pagare è costantemente la collettività, che si è fatta carico del costo dei rinvii per mancanza di numero legale e adesso, anche, delle spese per l’insediamento del commissario regionale.
