Valentina Piscopo
Si terrà domani, 28 agosto, presso la Farm cultural Park, il convegno “Agrigento Favara: Focus sulla Primavera Agrigentina” . L’evento è coordinato da Beniamino Biondi, saggista e agitatore culturale che da lungo tempo si occupa del recupero del centro storico di Agrigento proponendo nuove forme d’azione e di comunità per una cultura libera e solidale, vedrà la partecipazione delle associazioni: “ARTIFICIO” con Jianfranz e Dario Orphée; “NONSOSTARE” con GiusjCareca e Andrea Cona; “RUDERE PROJECT” con Lorena Caruana e Luigi Greco. A dare il benvenuto, il creatore della Farm, Andrea Bartoli. “Agrigento Favara: Focus sulla Primavera Agrigentina”, si presenta come un percorso attraverso l’ampio movimento che ad Agrigento, ormai da qualche tempo, tenta di riconquistare la città attraverso una diversa fruizione degli spazi pubblici e privati come luoghi di produzione culturale e di nuova socialità. Una nuova comunità operosa che influisce sul tessuto urbano mettendo a frutto competenze, creatività, risorse umane e impegno artistico.
Numerose associazioni (LabMura, NonSoStare, Artificio, Rudere Project, Laboratorio Vallicaldi) che fanno rete sognando una città diversa e traducendo, in fatti concreti, le loro legittime aspirazioni, nel valore della partecipazione democratica e del pluralismo. Un nuovo spirito di cittadinanza improntato all’indipendenza e alla trasversalità in cui la cultura incide come senso di una forma di collaborazione empatica, diffusa e reticolare. Una nuova pratica di produzione sociale in cui il pensiero non equivale più a pensare sé stessi, ma a pensare le cose in mezzo agli altri col consenso costruito all’interno delle comunità e dei territori, immaginando nuove formule – di progettazione, organizzazione, distribuzione – che siano in grado di agire nella molteplicità di un’epoca segnata da una comunicazione di tipo obliquo e nello spirito di una definizione alternativa di valore che usufruisca di nuove forme di economia basate su creatività, innovazione e collaborazione. Per indagare le trasformazioni del presente e le strade del futuro.
