Marco Campione, presidente di Girgenti acque, si è ingegnato per incassare di più, inventandosi persino i giochi a premio per scovare gli evasori e tagliando l’acqua ai poveri, mentre non si ingegna allo stesso modo per dare un servizio adeguato a chi paga le bollette.
Da stamattina ho ricevuto decine e decine di denuncie sui disservizi dell’azienda che gestisce il servizio idrico. In pratica, la gente ha prima telefonato a Girgenti acque per reclamare e non soddisfatta ha cercato il giornalista “per fare l’articolo, per fare sapere che l’indispensabile acqua non arriva nelle abitazioni.
Caro Marco Campione mi ha chiamato il consigliere Scalia per dirmi che a Favara nella zona di via Piemonte, l’erogazione è con turni di circa dieci giorni e quando arriva dura non più di un’ora. Scalia mi dice che lo stesso accade in altre zone della città.
Leonardo Pitruzzella, presidente del Consiglio comunale, l’unico a darsi da fare per tutelare gli interessi dei concittadini nei confronti del gigante del signor Campione, mi ha segnalato che nella zona alta, sopra via Kennedy, ci sono turni lunghissimi e dalla durata di pochi minuti.
E non finisce qua.
Fra Giuseppe Maggiore, superiore dei frati francescani inizia con il dire che “mi sono stancato di vedere cittadini inermi che si lamentano e alla lamentela non segue l’azione ( per non essere frainteso dico azione PACIFICA).
È assurdo che una città come Favara rimanga senz’acqua. E’ assurdo che le famiglie non possono usufruire di questo bene primario e che un convento che ospita GRATUITAMENTE persone disagiate e volontari che vengono da diverse parti d’Italia rimanga per due giorni senza una goccia d’acqua.
E’ assurdo che gli operatori di Girgenti Acque di cui ho il loro numero, non mi rispondono. Com’è assurdo che per una struttura come la nostra venga distribuita l’acqua con il contagocce per la durata di un’ora in Estate. Tengo a precisare che la delicatezza e la gentilezza dei fontanieri è infinita in quanto entrano in una proprietà privata senza chiedere il permesso. E ancora. In clima di disaggio per la città di Favara, oggi, mi sono sentito rispondere da uno seduto dietro una scrivania a leggere il giornale “ il sindaco è in ferie, stiamo provvedendo”.
Un sindaco in ferie mentre la sua città è in agonia perché manca il bene comune primario non solo è assurdo è da irresponsabili e non aggiungo altro perché mi riservo il piacere di dirlo in faccia al diretto interessato. Mi sa di sindrome di Schettino, quando la Concordia stava affondando lui abbandonò la nave.
La frase “ stiamo provvedendo” mi fa saltare in aria perché sa da presa in giro. È ormai da tempo che Favara ha il problema acqua… e non solo, e ancora si sta provvedendo, Quando si deciderà di non provvedere ma di RISOLVERE?
Mi chiedo come si può garantire un servizio ai poveri se Girgenti Acque chiede e non da, e quando riesce a dare lo fa male? Come si può garantire ospitalità a giovani che vogliono venire a prestare servizio di volontariato a Favara se non possiamo garantire neanche di andare in bagno perché l’azienda interessata è incapace di offrire il servizio e il primo cittadino è in ferie?
Bene ora potete dire che faccio politica e qualunque cosa a voi conviene. Se parlo, lo faccio ancora una volta per difendere i poveri e dare a loro l’aiuto necessario, ma senz’acqua è difficile toglierli dalla strada. Chi ostacola il servizio ai più deboli e chi priva le creature di ciò che il Creatore ha donato GRATUITAMENTE renderà conto a Lui”.
In attesa del giudizio divino, chiariamo che il comune non gestisce direttamente il servizio, ma al sindaco rimane il dovere di rappresentare i suoi concittadini e di porre in atto tutte le azioni a tutela dei loro diritti. Ma su Girgenti acque il buon sindaco di Favara ha sempre dimostrato tolleranza e comprensione.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
1 commento
“Il gigante del signor Campione” può essere tale solo nella provincia più scalcagnata d’Italia. In altre parti, sarebbe solo una “fabbrichetta” da tempo oggetto d’indagine della Magistratura. La cosa più penosa è che ci si limiti alle lamentele, alle telefonate e non si passi mai ai cortei, alle manifestazioni di piazza e alle barricate, come meriterebbe una questione di fondamentale civiltà: la privazione di un bene primario, l’acqua, senza la quale nulla è possibile. Io, per parte mia, sono già alla terza bolletta non pagata. Niente acqua, niente soldi. Voglio proprio vedere cosa farà la fabbrichetta girgenti acque. Mi piacerebbe che questa forma di protesta si estendesse a tutto il paese, ma siamo un popolo di pecoroni, a caccia di raccomandazioni per ogni cosa, dal voto di diploma al “posto” ottenuto con sistemi clientelari – magari da girgenti acque – e non accadrà nulla, come al solito.