“Questo partito ha l’esigenza di avere le mani libere. L’esperienza Manganella va chiusa”
Si aspettava, finalmente, chiarezza e chiarezza c’è stata nella conferenza stampa del Pd sulla questione amministrazione Manganella.
“Il circolo del Pd – a parlare è Carmelo Vitello, segretario locale – rinasce, a fine Ottobre del 2013, dopo anni di silenzio, per tracciare un percorso nuovo in grado di rispondere alle esigenze della città, che cerca il suo riscatto sociale ed economico. C’è stata la fusione a freddo con il movimento Primavera favarese, proprio quando si è iniziato il nuovo percorso del partito. Abbiamo aperto un ponte al sindaco con l’elaborazione di proposte totalmente disattese da Manganella.
Intanto, utilizzando le parole di don Giuseppe D’oriente, Favara rimane una città ferma, stanca e sofferente.
Da parte nostra desideriamo il confronto con i favaresi, con le parti sociali, con le associazioni, noi siamo e vogliamo essere la città. Con una città che non può assistere indifferente alla mancanza colpevole di loculi al cimitero o all’aumento dell’aliquota Tasi. Così come al mancato recupero della spesa per le demolizioni delle abitazioni pericolanti o alla mancata organizzazione del personale comunale, mentre si riduce ai dipendenti il salario accessorio.
Questo partito ha l’esigenza di avere le mani libere. L’esperienza Manganella va chiusa.
Noi chiediamo la sfiducia e nello stesso tempo apriamo alla città per insieme immaginare un nuovo produttivo percorso politico amministrativo”.
Parole, pesanti come macigni, chiare e inequivocabili. Resta da capire quale sarà il futuro rapporto tra il Pd e il tesserato Manganella e, di più, tra il partito e i tesserati consiglieri comunali che fanno parte della maggioranza del sindaco.
“Dobbiamo – secca la risposta di Vitello – trasmettere un nuovo valore, quello che ognuno non può fare ciò che gli pare. Presto ci sarà il tesseramento per l’anno in corso e noi non possiamo, nelle regole stabilite dal Pd, concedere la tessera a chi non rispetta i deliberati del partito”.
Non sarà ritirata la tessera, tra l’altro dell’anno scorso, al sindaco e ai consiglieri che vorranno continuare nella loro strada, ma non sarà concessa quella del 2014.
Chiaro, anzi, chiarissimo: il divorzio è sancito e si va avanti con la città, ma da oppositori all’amministrazione Manganella. A proposito di chiarezza “stiamo pensando a dei manifesti murali – conclude Vitello – per informare tutti i cittadini sulle nostre scelte”.
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Pd: “Abbiamo dato tempo al tempo, adesso la strada è la sfiducia a Manganella”
By franco.pullara2 Minuti di lettura
1 commento
Ma il PD non parla di sfiducia, come al solito si dicono parole che dicono tutto e non dicono niente, come nel linguaggio classico del politichese. L’esperienza va chiusa? Beh se il PD ha il coraggio civico di agire seriamente che inviti ufficialmente i suoi adepti in consiglio comunale a votare la sfiducia. Ma sono convinto che non avverrà per tutti i motivi che ben sappiamo. Però il PD così dicendo pensa di salvare la faccia, prendendo le distanze dal suo tesserato sindaco che non ha nemmeno il coraggio di cacciare fuori dal partito però… non gli rinnoverà la tessera per il 2014 (???). Se loro non sono capaci di vergognarsi, mi vergogno io per loro, scusandomi a priori con chi ovviamente non ha condiviso all’interno del partito questo atteggiamento……..