Valentina Piscopo
E’ stata inaugurata sabato 20 settembre alle ore 18.30 presso la Sala del Collare del Castello Chiaramonte di Favara, la personale di pittura dell’artista aragonese Francesca Graceffa. Dai ritorni fantastici e leggendari, il fil rouge che collega le opere della giovane pittrice: le “Metamorfosi”, un viaggio dal mito alla propria interiorità. Ad organizzare l’evento, il comune di Favara e l’Accademia Comunale Arte Cultura e Legalità di Favara diretta dal professore Vincenzo Patti scrittore, poeta ed affermato acquarellista. A dare il benvenuto il sindaco di Favara, Rosario Manganella. Importanti le personalità che hanno preso parte all’evento. Il sindaco di Aragona ,Salvatore Parello ; il maestro Vincenzo Patti; il critico d’arte e scrittore Antonio Patti; l’archeologa e presidente Archeoclub Canicattì, Simona Iannicelli e l’artista Francesca Graceffa . La serata è stata allietata da momenti musicali del soprano Sara Chianetta e dal duo musicale Lillo Zarbo e Carmelo Luparello. A coordinare i lavori, Giusy Terrasi. Sponsor dell’evento: Impresa Edile Graceffa Libertino, Via Maccalube 20, Aragona(Ag).
I colori squillanti ed espressivi caratterizzano la nuova produzione artistica di Francesca Graceffa, ben rappresentati da “L’urlo della medusa” che, per l’occasione, diventa la copertina dell’evento. La Medusa, creatura dell’immaginario mitologico, diventa il pretesto per raccontare una storia, quella che fra rimandi e collegamenti riporta anche a due precursori del passato: Caravaggio e Munch. Eternamente in fuga il primo dopo l’omicidio di Ranuccio Tommasoni, mentre il secondo cerca l’evasione della società che lo circonda di cui non si sente in sintonia, precursore di quei malumori che porteranno allo scoppio della Prima guerra mondiale. Di questo sentimento irrequieto si leva al cielo un urlo straziante che logora il paesaggio circostante. Solo uno dei due personaggi , che nella rappresentazione è Caravaggio, si accorge di quanto sta accadendo. Diversi le metamorfosi trattate che rimandano però ad sentimenti ed emozioni (opere battezzate dall’artista involucri di emozioni) : la metamorfosi di Dafne, di Acanto, di Licaone, della Medusa, dell’apuleiano Lucio, di Atteone, di Zeus, dei compagni di Ulisse re di Itaca, delle Eliadi, delle stagioni, del bene e del male. Ma non soltanto Mito tout court. Infatti, ad arricchire la mostra d’arte anche alcune opere realizzate dall’artista nel corso della sua carriera, le opere premiate e che più hanno ricevuto il consenso di critici. La mostra sarà visitabile ogni giorno fino al 12 Ottobre, da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 13.00 e poi dalle 15.30 alle 19.30 e la domenica dalle ore 9.00 alle 13.00.
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