Piano, piano e con fatica ci stiamo liberando della mentalità, di più, della cultura mafiosa. Non è nella mente e nel cuore della stragrande maggioranza della gente. Abbiamo capito con incolpevole ritardo che lo Stato non è qualcosa dal quale dobbiamo difenderci, ma è il sacrifico di Falcone, Borsellino, Livatino e di tutti coloro che hanno offerto la loro vita per la legalità, per vincere il cancro della mafia.
Mi piace pensare che loro e solo loro ci hanno insegnato la cultura dell’antimafia. Mentre lo Stato in quanto tale tarda, ancora, a mostrarsi nel territorio.
Al di là dell’insegnamento dei servitori dello Stato morti per la legalità, si continua ad emigrare, si elemosina il lavoro, quello in nero è una fortuna avercelo, i diritti vengono calpestati e i doveri sono imposti anche a chi non può sopportarne il peso.
Questo, dicevo, a mio parere è lo scenario e all’interno di esso, senza regole certe, senza aiuti di qualsiasi genere, una nuova imprenditoria sta provando a fare ricchezza a Favara. La città sta guadagnando grandi spazi nel settore del turismo ed è un fiorire di strutture ricettive, di pizzerie, bar, trattorie che hanno in piazza Cavour il loro fulcro. Non li sta aiutando nessuno, anzi chiedono la collaborazione di un pezzo di Stato che si chiama Comune, ma questo non risponde. Si sostituiscono allo stesso, dai bagni pubblici alla pulizia dei siti. E quando sembrava cosa fatta e affermata l’opera degli imprenditori locali, arriva la pensata di attribuire, all’interno di una grande manifestazione sportiva, il premio intestato ad una persona che nella sua vita ha scelto le regole della mafia.
E con la grande pensata, arriva, giustamente in una occasione da non perdere, Stefania Petix e “Striscia la notizia” a sottolineare che ancora nella mente di qualcuno la mafia è quasi un’amica e che pezzi dello Stato nel territorio danno il loro patrocinio senza adeguatamente controllare.
Intanto, Favara che aveva fatto qualche metro in avanti è riportata indietro, per colpa di un premio sbagliato.
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1 commento
Favara finalmente sta cambiando mentalità…forza giovani apriamo la mente e lasciamo queste brutture lontane da noi…sono quelle che ci hanno fatto sperare nella prosperità ma in realtà ci hanno lasciato solo il deserto. Cambiamo pagina!!!