Quando sembrava cosa fatta, si è fermata la nomina dei nuovi quattro assessori. Adesso, è davvero difficile fare previsioni sui tempi di chiusura di questa storia infinita, che a dire il vero appassiona solo gli addetti ai lavori. Mentre, la stragrande maggioranza della popolazione non conosce tutti gli attuali componenti della squadra e non si pone, certamente, il pensiero per sapere il nome dei futuri assessori.
Gli addetti, invece, mi hanno scaricato la batteria del cellulare, per avere notizie, intanto, mi hanno lasciato qualche piccola informazione, sommando le quali non è azzardato dirvi che c’è aria pesante all’interno dei dodici, qualcuno rischia di non essere accontentato. Il guaio maggiore è che in tempi di magra come l’attuale, non ci sono contentini da assegnare, del tipo “non posso darti l’assessorato, ma ti do la nomina in qualche consorzio o cose del genere. Non c’è nulla oltre il posto nella squadra assessoriale.
Ora considerato che gli attuali dodici, rischiano di diventare undici, non è meglio fare una giunta con la città?
Tra l’altro il film drammatico che è in preparazione lo abbiamo già visto, perché riproporlo?
Non invertire la rotta è un rischio certo per Manganella, ché l’indomani del “parto” i cittadini vogliono toccare con le mani il cambiamento. Cambiamento che non può esserci semplicemente nominando quattro nuovi assessori. Si gira pagina non perdendo più tempo e lavorando principalmente sulla questione finanziaria dell’ente.
C’è un fatto nuovo. Nel frattempo che il numero della maggioranza ha ballato e balla, quello dell’opposizione cresce e adesso conta anche la presenza di Leonardo Pitruzzella, ormai componete, lui accolto con gli onori dovuti a chi ricopre una carica istituzionale, di Art.4. In Consiglio comunale da oggi in poi ci sarà un oppositore in più.
Manganella, dal canto suo, sembrava avesse imboccato la strada giusta con la sua richiesta di “riappacificazione” in politica e nella città. La riappacificazione, auspicata da tutti ché non se ne può più, si allontana, piuttosto di avvicinarsi, percorrendo la solita strada della spartizione della torta. Ed è lui a decidere con le sue scelte chi deve stare all’opposizione e chi nella maggioranza. Di contro è mille volte meglio prendere la torta è buttarla dalla finestra, eliminando la ragione del contendere.
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Salta la nomina degli assessori, c’è un ostacolo. L’opposizione cresce con Pitruzzella
By franco.pullara2 Minuti di lettura