Tonino Moscatt aveva promesso di incontrare la città in diversi appuntamenti e, stasera, ha iniziato a dare seguito alla parola data. Ha incontrato il suo partito e, in particolare, i giovani. E’ stata la prima tappa del progetto politico chiamato Cittàfutura. Dicevamo, la prima tappa, ma anche la più attesa, che avviene l’indomani della nomina della nuova Giunta di Favara con dentro pezzi del Pd, non rispettosi del deliberato del direttivo che ha posto il partito all’opposizione di Manganella.
I giovani del Pd, quelli che più degli altri iscritti sono stati la voce contro il modo di amministrare dell’attuale sindaco, aspettavano di conoscere le riflessioni di Moscatt sulla contraddizione sorta dalla “disubbidienza” di una parte del partito.
E Moscatt ha dato a tutti senza trascurare nessuno. Ha confermato l’indirizzo politico del direttivo all’opposizione e ha entusiasmato i presenti con un ragionamento sulla “velocità che dobbiamo avere per riappropriarci della città e, nello stesso tempo, offrendoci alla stessa senza lasciarci prendere dalla polemica, che deve essere vista solo come un ostacolo al nostro lavoro”.
Chiusa, definitivamente, qualsiasi possibilità di intesa con Manganella, ha spinto a immaginare una città migliore grazie all’attività del partito e della componente più giovane. Pensare al 2016, mentre si progetta una migliore qualità di vita dei favaresi. Un concetto che ha stravolto qualsiasi previsione ché si davano per certe critiche e condanne, ed, invece è arrivato un ragionamento politico molto più alto rispetto a quello preferito dagli altri.
Un ragionamento politico che apre alla speranza di ricostruire. Meglio, apre all’iniziare ad organizzarsi per essere pronti a sanare le ferite della società favarese, un minuto dopo la fine dell’attuale governo cittadino, senza lasciarsi trascinare nella sua autodistruzione, evitando di farsi tirare dentro la polemica costruita ad arte come una trappola.
Ho visto giovani che condividevano e applaudivano. E vi assicuro che è stato un bel momento.
