RICONOSCIMENTO STIPENDI AI LAVORATORI, POTENZIAMENTO DEGLI UFFICI DEL DIPARTIMENTO FORMAZIONE PROFESSIONALE E QUESTIONE ‘SOCIETA’ DI CAPITALI’: TEMI CHE METTENO GIA’ IN CRISI IL GOVERNO-TER
Non c’è pace per gli 8 mila operatori della Formazione professionale in Sicilia.
Il Governo–Ter, nato dalla terza crisi politica in meno di due anni, propri non vuol saperne di pagare i lavoratori ed anzi sconfessa se stesso.
Per sbloccare il pagamento delle spettanze in favore dei lavoratori della Formazione professionale il Governo regionale anziché dare seguito a quanto previsto dalla delibera di giunta n.250 del 16 settembre 2014, prende tempo. E non è una novità.
E quel che è più grave il neo assessore regionale alla Formazione professionale, Mariella Lo Bello, si lascia imbrigliare da facili dichiarazioni che allontanano la soluzione del pagamento delle retribuzioni maturate nei mesi scorsi dagli operatori, con ritardi fino ad oltre due anni, mettendo in difficoltà il presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Non convincono le dichiarazioni dell’assessore Lo Bello sul tema scottante degli stipendi pregressi.
Accostare il problema della riorganizzazione degli uffici del Dipartimento Istruzione e Formazione professionale con lo scandaloso ritardo nell’erogazione dei finanziamenti per la voce personale è quanto di più sbagliato e va nella direzione opposta a quella decisa nel 2013 dal Governatore della Sicilia che ha spazzato via oltre cento lavoratori dal dipartimento Formazione professionale.
La mossa mediatica inchioda il neo assessore Lo Bello alla prima pesante responsabilità nei riguardi dei lavoratori del settore e del suo presidente.
L’assessore Lo Bello forse non sa che di avere già a disposizione lo strumento per riconoscere le spettanze arretrate in favore dei lavoratori. Anziché intestarsi la questione sociale e risolvere la drammatica condizione di povertà in cui sono stati relegati circa 8 mila, appare confusa, limitandosi a prendere tempo e rinviare la soluzione.
Eppure la citata delibera di giunta n.250/2014 intitolata ‘Programmazione delle attività e semplificazione amministrativa nel settore della Formazione professionale, annualità 2014-2015. Linee di indirizzo”, indica la strada percorribile.
‘Adottare specifici provvedimenti di carattere gestionale volti alla semplificazione dei procedimenti amministrativi, al fine di consentire il soddisfacimento rapido del diritto dei lavoratori alla retribuzione’, come recita la richiamata delibera, significa dare attuazione all’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n.207 del 5 ottobre 2010. Perché non darne seguito? Forse si vuole evitare che emerga la scandalosa verità che non ci sono più risorse, che i soldi sono stati spostati chissà dove?
E poi, c’è da aggiungere che l’assessore Lo Bello dimostra di essere distratta e di aver seguito poco le recenti performance mediatiche del presidente Crocetta, non rendendosi conto che è entrata in rotta di collisione con i propositi più volte annunciati dal Governatore.
Come non ricordare il 26 marzo del 2013 allorquando il Governatore siciliano si era avventurato in una delle tante dichiarazioni ‘ad effetto’ dando la soluzione alla questione delle spettanze arretrate degli operatori della formazione professionale. Soluzione che passava dall’introduzione della procedura di erogazione diretta attraverso gli uffici dell’amministrazione regionale.
E del resto, il citato decreto del Presidente della Repubblica n.207 del 5 ottobre 2010 all’articolo 5 disciplina l’intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva dell’esecutore e del subappaltatore per i contratti relativi a lavori, servizi e forniture, ed è il caso dell’Avviso 20/2011, che registrano ritardi nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale.
Basterebbe applicare la norma e cacciare fuori le risorse per riconoscere gli stipendi maturati per il lavoro effettivamente prestato dagli operatori della Formazione professionale negli ultimi due anni.
Infelice affermazione quella della Lo Bello perché i lavoratori, dopo due anni di inutili attese e promesse, non sono disposti a continuare ad aspettare.
Affermare che per ‘lavorare agli stipendi arretrati servono 100 persone’ da implementare al dipartimento Istruzione e Formazione professionale, come ha fatto l’assessore alla Formazione professionale nei giorni scorsi, è confermare lo stesso approccio caotico e confusionario che ha caratterizzato i primi passi del predecessore.
Intanto, si sposta nel tempo la soluzione del problema perché trasferire da altre amministrazioni una quantità così importante di personale dipendente della Regione siciliana abbisogno di tempo, molto tempo.
Non ci siamo, i primi passi mediatici dell’assessore regionale alla formazione professionale non convincono gli operatori, non convincono gli enti formativi e neppure gli osservatori del settore.
Siamo solo all’inizio, questo è vero, ma quello che emerge dalle prime uscite giornalistiche dell’assessore Lo Bello è che non una sola parola è stata indirizzata verso la soluzione concreta dei problemi che da oltre due anni affliggono il settore. Non può essere la riorganizzazione degli uffici il tema centrale sul quale far ruotare il destino di 8 mila operatori.
Se gli operatori della Formazione professionale pensavano che il cambio di assessore potesse segnare la discontinuità politico-amministrativa col passato si sbagliano. Tutto coloro che hanno pensato che la musica fosse cambiata e che finalmente si potesse dare una svolta all’annosa vicenda delle spettanza arretrate, debbono ricredersi.
L’assessore Lo Bello da la sensazione di essere entrata ‘a gamba tesa’ ma nel segno della continuità con quanto ‘non fatto’ dal predecessore, la giovane Nelli Scilabra. E se così dovesse essere, nei prossimi mesi saranno dolori per gli operatori della Formazione professionale. Dichiarazioni che mirano a prendere tempo e danno la sensazione, ahinoi, che le sofferenze per i lavoratori non sono ancora finite.
Accostare la necessità di un potenziamento degli organici al dipartimento Formazione professionale equivale ad affermare che la scelta di ‘cacciare’ oltre 100 tra dirigenti, funzionari e dipendenti è stato un grandissimo errore del presidente Crocetta, protagonista agli inizi del 2103 di una ‘crociata’ contro dirigenti e funzionari dell’assessorato regionale alla formazione professionale.
Cosa sarebbe cambiato a distanza di un anno? Quali motivi sottenderebbero alla scelta di potenziare gli uffici del dipartimento Formazione professionale costringendo il presidente Crocetta a tornare indietro sui suoi passi?
L’annuncio dell’assessore Lo Bello di aver condiviso con il dirigente generale del dipartimento Funzione pubblica, Luciana Giammanco, la procedura per il trasferimento di cento dipendenti regionali in assessorato significa affermare che il presidente Crocetta ha sbagliato a tagliare l’organico un anno fa.
Forse i tempi sono cambiati o forse l’assessore Lo Bello, che pure faceva parte nel 2013 del Governo Crocetta, non sapeva che il progetto rivoluzionario del Governatore era proprio quello di mandare a gambe all’aria il settore. Obiettivo che ha pienamente centrato.
Cacciare dirigenti e funzionari dal dipartimento Formazione professionale è stato utilissimo per tenere fermi i pagamenti ad enti ed operatori, amplificare il caos amministrativo con la burocrazia che è andata in tilt, dare la sensazione che tutto andava a scatafascio e accelerare così l’esternalizzazione di parte dei servizi a società di assistenza tecnica, come Formez, Italia Lavoro, Sviluppo Italia Sicilia, vero contenitore di facili assunzioni per gli amici degli amici. Come sarebbe emerso dalla denuncia di Marco Falcone, capo gruppo di Forza Italia che, nel caldo mese di agosto 2014 ha riferito di possibili ‘assunzioni selvagge’ all’ombra del business delle società di assistenza tecnica.
Ed intanto il settore lentamente si avvicinava alla deriva.
Pagare le spettanze ai lavoratori è stato un impegno assunto dal presidente Crocetta con i lavoratori e mai mantenuto.
Dopo due anni di gestione a colpi di annunci, conferenze stampa e revoche dell’accreditamento di molti enti formativi con conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori, la smania rivoluzionaria del Governatore Crocetta, purtroppo, non si è placata.
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Formazione: su pagamento spettanze a 8000 operatori, assessore Lo Bello toppa e mette nei guai il presidente Crocetta
By vedisotto7 Minuti di lettura
18 commenti
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Ma Guarino è ancora li? Perché. Se no siamo punto e accapo… Nn cambierà niente…
Formazione: su pagamento spettanze a 8000 operatori, assessore Lo Bello toppa e mette nei guai… http://t.co/7gx5SbDFiD
Come volevasi dimostrare anche la Lo Bello toppa. Presidente… un interlocutore serio NO… vero?