CRITICO IL SINDACATO AUTONOMO SULLE SCELTE DEL GOVERNATORE CHE NON CREANO QUELLA DISCONTINUITA’ COL RECENTE PASSATO CHE LAVORATORI, SINDACATI ED ENTI FORMATIVI SI ATTENDEVANO
Le prime uscite mediatiche del neo assessore alla Formazione professionale, Mariella Lo Bello, non convincono i lavoratori del settore e parte del mondo sindacale.
Dopo la fallimentare esperienza dell’ex assessore Nelli Scilabra che ha prodotto sfasci e povertà nel settore, preoccupa non poco la continuità col passato rappresentata dalla nomina della Lo Bello in sostituzione della ‘pupilla’ del presidente della Regione Rosario Crocetta e del compare in avventura politiche, il senatore del PD, Beppe Lumia.
Di preoccupazioni e perplessità ne abbiamo parlato con Nino Spallino, segretario regionale dell’Uslal Scuola e Formazione professionale.
Spallino, che ne pensa dell’attuale situazione del settore della Formazione Professionale?
“Definirla drammatica è poca cosa. Agli allievi non viene erogato il servizio formativo e agli operatori non viene garantita né l’occupazione né la retribuzione”.
Certo è che se non lavorano non possono essere retribuiti. È così?
“No. Non è come Lei dice. Intanto ci sono operatori che pur avendo prestato puntualmente e regolarmente la loro opera da oltre anno non vengono pagati, con casi che superano pure i 24 mesi. Ce sono altri, mi riferisco a quelli che sono stati licenziati, lasciati allo sbaraglio malgrado le leggi e il Contratto collettivo di lavoro della categoria prevedano norme di tutela ben chiare ed indiscutibili.”
Può essere più chiaro?
“Certamente, mi riferisco ai criteri di mobilità sanciti dal Contratto collettivo di Lavoro. Mi riferisco all’articoli 2 e 2 bis della legge regionale 25 del 1 settembre 1993, al quarto comma dell’art.16 della legge regionale n.27 del 15 maggio 1991, all’articolo 39 della legge regionale 23 del 23 dicembre 2002 e potrei continuare. In una parola la Regione siciliana ha il dovere di erogare le retribuzioni mensilmente al personale della Formazione professionale coprendone totalmente il costo e garantire tutele e posto di lavoro ma questo non accade ed il personale viene licenziato in massa dal Governo della finta rivoluzione”
Siamo già al Governo-ter presieduto dal presidente Crocetta, cosa si aspetta?
“Se il buon giorno si vede dal mattino, c’è poco da sperare. Veramente la Sicilia è la terra del Gattopardo, si cambia tutto per non cambiare nulla. Veda, il Presidente Crocetta per il settore della formazione professionale ha applicato la proprietà commutativa dell’addizione. Si è limitato a cambiare di posto alcune figure. Il resto è rimasto uguale ed identico. La linea politica non è cambiata”.
Può portare qualche esempio?
“Certo, l’ex assessore Nelli Scilabra è stata sostituita da Mariella Lo Bello. Tutti sanno che la gestione Scilabra è stata disastrosa. Qual è il primo atto politico dell’attuale assessore Lo Bello? Affermare che il neo assessore intende portare avanti quanto fatto finora e continuare sulla stessa strada della Scilabra, è quanto dire. Roba da non crederci. E che dire poi del rientro della dottoressa Anna Rosa Corsello, protagonista di uno scontro istituzionale senza precedenti tra burocrazia e politica all’ombra dei ritardi nella gestione dei progetti affidati al Ciapi che hanno tenuto sospesi migliaia di lavoratori dei Servizi e degli Interventi formativi?”
Si, ma il precedente esecutivo regionale ha presentato in Ars il disegno di legge di riforma del settore pensato e voluto dall’ex assessore Scilabra. Lei cosa ne pensa?
“C’è poco da pensare e da dire. La proposta di legge a cui si riferisce non assicura ai giovani siciliani il diritto alla formazione sancito dalla nostra Costituzione e precarizza in maniera irreversibile gli operatori”.
Sia Crocetta che la Scilabra hanno dichiarato trionfalmente di aver prevista la costituzione dell’Agenzia unica della Formazione Professionale e del lavoro, non gli basta ?
“Guardi io di questa Agenzia non so che farmene e non sanno cosa farsene i lavoratori così congegnata. I compiti che gli vengono affidati erano prima svolti dall’assessorato. Nessuna previsione sulla possibilità che questa Agenzia unica possa assorbire il personale. E qui mi fermo”.
Quanto da Lei dichiarato contrasta con le assicurazione del Presidente Crocetta di non voler fare macelleria sociale, come replica?
“Lasci stare le dichiarazioni del compagno rivoluzionario Crocetta. Agli annunci, alle dichiarazioni, agli impegni, agli accordi sottoscritti da questo individuo nessuno più ci crede. Suona sempre lo stesso spartito. Utilizza continuamente gli stessi argomenti. E’ buono solo per lanciare accuse spesso non rispondenti alla realtà”.
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Formazione, Spallino (Uslal): “Settore allo sbando. Agli annunci del presidente Crocetta nessuno crede più”
By vedisotto4 Minuti di lettura
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