Garanzia Giovani: La Sicilia fanalino di coda, scongiurato commissariamento

DAL MINISTERO DEL LAVORO CONCESSI 10 GIORNI PER  AVVIARE LE ATTIVITA’. DETERMINANTE INTERVENTO ASSESSORE CARUSO. SI PUNTA SU CPI, CIAPI ED I1750 SPORTELLISTI. PRIMA RIFORMA SERVIZI PER IL LAVORO E ACCREDITAMENTO E POI ACCORDO DI PARTENARIATO
Sui ritardi nell’avvio del Piano della Garanzia Giovani, evitato il commissariamento della Sicilia.
La parola d’ordine adesso è solo una: partire, partire, partire, partire …. e senza indugi.
Il ministero del Lavoro, Autorità di gestione della Youth Guarantee, ha concesso dieci giorni di ‘extratime’ pena l’accentramento a Roma del Piano.
Accantonato solo momentaneamente l’accordo di partenariato che avrebbe richiamato una parte degli enti formativi siciliani, titolati alla gestione della politiche attive del Lavoro in affiancamento al Ciapi, in grado di garantire le anticipazioni bancarie e con un progetto già pronto-uso.
Torna la centralità sulla rete dei Centri per l’Impiego (CpI)della Sicilia ai quali l’amministrazione regionale affiancherà, attraverso il Ciapi, i circa 1750 operatori degli ex Sportelli multifunzionali.
Stamattina la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento Lavoro, da quanto abbiamo appreso da autorevoli indiscrezioni, dovrebbe inviare unna nota alle strutture periferiche dell’amministrazione regionale per la mappatura relativa alla dislocazione del personale, compreso gli ex sportellisti, che dovrà operare sulle misure della ‘Youth Guarantee’.
Contestualmente, il Ciapi di Priolo dovrebbe pubblicare entro la fine della giornata la graduatoria definitiva degli idonei all’Avviso per il reclutamento di 2060 esperti da utilizzare a supporto dei CpI.
Entro dieci giorni dovrà essere avviata la macchina operativa, lo ripetiamo, pena il commissariamento della Sicilia. E questo dovrà significare somministrare a oltre 15 mila giovani, tra i 18 ed i 29 anni, l’orientamento specialistico di secondo livello, propedeutico per la prosecuzione delle azioni  previste dal Piano.
A margine dell’incontro di ieri al ministero del Lavoro sul tema relativo all’andamento della spesa della ‘Youth Guarantee’, all’esame delle criticità ed alla capacità delle Regioni di certificazione della spesa, l’assessore Bruno Caruso ha scongiurato il tonfo della Regione siciliana sul tema delle politiche attive del Lavoro.
La Sicilia si è presentata con il pesante fardello della spesa a zero euro. Imitata in questo mortificante ritardo solamente dalla Regione Calabria.
Mentre le altre regioni spendono e certificano la spesa, la Sicilia discuteva ancora.
Adesso, dopo lo stop piombato dal ministero e il margine di fiducia – l’ultimo – concesso al Governo regionale, serviranno i fatti ad evitare il commissariamento.
La spesa dovrà essere certificata entro il mese di dicembre 2015.
Sarà possibile una rimodulazione alla fine del mese di giugno prossimo solamente in presenza di un considerevole avanzamento nella spesa e, quindi, il raggiungimento degli obiettivi occupazionali per i giovani siciliani.
Infatti, dalle citate indiscrezioni assunte, il ministro Giuliano Poletti, pare avesse già dato disposizioni, attraverso una nota indirizzata alla Regione siciliana – pronta a partire – di avocare al ministero del Lavoro, la gestione del piano della ‘Garanzia Giovani Sicilia’ a causa del notevole ritardo con il quale la Regione si era approcciata alla ‘Youth Guarantee’ mostrando litigiosità e scarsa competenza.
La presenza dell’assessore Bruno Caruso, personaggio stimato a tutti i livelli e dal riconosciuto carisma della competenza, ha convinto il ministero a soprassedere sull’invio della lettera assumendosi la responsabilità di imprimere un’accelerazione all’avvio delle attività entro dieci giorni.
Difatti, è già all’opera, da stamattina, l’amministrazione regionale per organizzare il personale presso i Centri per l’Impiego. Difatti, partirà, da quanto dicevamo, un a nota all’indirizzo degli uffici periferici. Dall’altro lato, il Ciapi è già al lavoro per ultimare la graduatoria definitiva del citato Avviso di reclutamento di 2060 esperti per la ‘Youth Guarantee’ ed ha già rettificato e reso definitive le graduatorie delle province di Caltanissetta, Messina e Catania. Restano da chiudere altre sei province e per questo a Priolo sarebbe già arrivata la telefonata del dirigente generale di sollecito a fare in fretta.
Infine, sull’accordo di partenariato, da Roma non è arrivata una secca bocciatura ma solo uno stop momentaneo, necessitato dall’emergenza di avviare i colloqui orientativi destinati ai giovani siciliani a causa dei ritardi accumulati dai precedenti governi guidati dal presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Da quanto si è appreso, si tratterebbe solamente di un rinvio. Quale il motivo?
Il ministero del Lavoro avrebbe chiarito che è necessario prima di attivare l’accordo partenariale con il sistema dei soggetti privati titolati, tra cui gli enti formativi, realizzare la riforma dei Servizi per il Lavoro ed il sistema di accreditamento.
Il ministero, quale Autorità di Gestione della Youth Guarantee’ non avrebbe avallato la modifica del Piano di Governance e la formula del sistema misto, pubblico-privato, in assenza di una riforma organica del mercato del lavoro in Sicilia.
In estrema sintesi, i Centri per l’Impiego agiranno sul territorio con il supporto dei circa 1750 operatori ex sportelli multifunzionali ed una piattaforma informatica già operativa ed il Ciapi effettuerà il raccordo delle attività.
 

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