DECINE DI LAVORATORI SOSTANO DAVANTI I LOCALI DEL DIPARTIMENTO LAVORO IN VIA IMPERATORE FEDERICI A PALERMO E NON INTENDONO MOLLARE
Promesse, promesse, promesse. Il Governo delle promesse affonda nel dolore la societa’ siciliana.
Un gruppo di operatori ex sportelli multifunzionali manifesta da qualche ora davanti l’accesso al dipartimento regionale Lavoro di via Imperatore Federico a Palermo.
Operatori che appartengono alla platea dei 1750 lavoratori presi per i fondelli dal Governo regionale dal 23 aprile scorso, data che ha sancito la fine del progetto ‘Spartacus’.
Un progetto gestito dal Ciapi di Priolo, durato sei mesi e che avrebbe dovuto traghettare gli ex sportellisti, professionisti delle politiche del Lavoro, dall’esperienza degli Sportelli multifunzionali al Piano della Garanzia Giovani. Nulla di ciò’ e’ ancora accaduto. Tutto e’ fermo ed anzi si compiono piccoli passi indietro.
I lavoratori, come dicevamo, stanchi della presa per i fondelli hanno deciso di protestare con un presidio permanente.
Il tempo scorre e la soluzione che pareva ad un passo si allontana ancora una volta. A mettersi di traverso il Ciapi ed il presidente Egidio Ortisi.
La situazione si e’ ingarbugliata perché’ Ortisi pare non si sia convinto delle rassicurazioni del Governo e dell’amministrazione regionale sulla effettiva disponibilità’ delle risorse necessaria avviare le misure dell’orientamento di secondo livello e dell’accompagnamento al lavoro destinate a circa 15 mila giovani sotto i 29 anni che hanno fornito la disponibilità’ presso i Centri per l’Impiego.
Circola con insistenza una voce.
Pare che l’assessore al Lavoro, Bruno Caruso, abbia pronta una lettera indirizzata al Ciapi per ‘ordinare’ l’inizio delle attività’ che dovrebbe passare con la contrattualizzazione per tre mesi degli idonei al citato bando.
Sembra anche che il Ciapi non sarebbe propenso ad avviare contemporaneamente tutta la platea ma in maniera scaglionata. Fatto pericoloso e che viene contestato dai lavoratori che non voglio fare la fine dei colleghi della filiera Interventi, sospesi o licenziati dagli enti di appartenenza e che in parte hanno iniziato a lavorare attraverso il progetto Prometeo, sempre gestito dal Ciapi.
Riunioni, accordi, viaggi della speranza a Roma, intese con i sindacati, promesse, che non hanno portato a niente.
Non si registra alcun passo in avanti nella vicenda che tiene sulle spine 1854 lavoratori, risultati idonei al bando pubblico per 2060 esperti da avviare alle misure del Piano della Garanzia Giovani.
Palermo bussa e Roma non risponde.
Anche le parole rassicuranti del presidente della Commissione Cultura e Lavoro all’Ars di ieri circa l’imminente avvio del Piano della Garanzia Giovani, a poco sono servite.
Eppure gli strumenti per avviare l’attivita’ ci sono. Chi realmente ostacola la soluzione? Quali interessi rallentano la ripresa lavorativa di 1750 operatori ex sportelli multifunzionali?
La Sicilia e’ l’ultima regione della Penisola, in compagnia della Calabria, a non aver avviato le misure della Youth Guarantee. La Regione siciliana, a differenza delle altre, non ha una strutturazione dei Servizi per il Lavoro. Sono cambiati tre governi alla Regione siciliana, il presidente Crocetta ha ruotato 32 assessori, tre ne sono cambiati all’assessorato al Lavoro, ma la musica non e’ cambiata. I lavoratori, intanto, sono allo stremo e vittime di un sistema che stritola tutto dimenticandosi della dignità’ umana.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
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Garanzia Giovani: Basta chiacchiere. Scoppia la protesta, lavoratori in presidio permanente
By vedisotto3 Minuti di lettura
29 commenti
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I progetti affidati al Ciapi di Priolo non decollano perché la struttura organizzativa del Ciapi , concentrata in due province Siracusa e Palermo, non è in grado di gestire ! Questo per stessa ammissione dei dirigenti riguardo al progetto Prometeo . Se poi aggiungiamo che gli equilibri esistenti , tra Regione , enti e sindacati , si sono frantumati e ,di nuovi per la gestione dei fondi europei , all’orizzonte non se ne vedono , si comprendono meglio le cause dei ritardi e delle irresponsabilità con i quali sono stati affrontati i servizi di formazione e delle politiche attive del lavoro nella nostra isola . Il Governatore rivoluzionario , in questo senso , è stato capace di generare solo macerie e macelleria sociale .
……….vergogna!!!!!!!!!!!!!!!