Sabato 29 novembre, presso i locali della Torre Dell’Orologio a Siculiana, il Raccomanziere Peppe Zambito, ha presentato il suo nuovo libro “Per le Figlie e per le Spose” portando nelle case dei suoi lettori uno scorcio di Sicilia con odori, profumi, sapori, suoni e paesaggi che noi siciliani riusciamo ad immaginare con molta facilità, ma grazie alla sua maestria nello scrivere, anche chi non conosce questi luoghi li vivrà.
Indubbiamente “Torre Salsa”, “La Dama Bianca” e i paesaggi, tutti se fossero persone ringrazierebbero l’autore, per come li ha descritti in tutta la loro bellezza, anche in circostanze tristi.
Bellissima l’amicizia tra Giorgio e il suo amico anche a distanza di tempo, affascinante la magia che gira intorno a Pippina, meraviglioso sentirsi grandi ed andare con il proprio padre in posti da adulti, ipocrita l’ironia del politico in contrasto con le aspettative del giovane, spicciola la meschinità del prete mescolata con una sensazione di sconfitta, austera la signora Alzheimer, grande la determinazione della moglie di Micheluzzo che riesce a dire “Si dispensa dalle visite”, ect.. i personaggi del libro si intrecciano tra di loro in maniera molto fluida e sicura, la loro esistenza scorre in complicati intrecci ma in maniera serena. Spesso traspari l’autore forse in maniera autobiografica.
Il variegato disporre di eventi ora tragici e poetici, ora realistici e affettivi, ora fantastici e sognanti , hanno dato vita a fatti e personaggi che entrano nel cuore e nella mente delle persone che leggono.
Teresa chi è ? forse l’abbiamo già incontrata in qualche altra narrazione? E’ venuta a lui passando da altri narratori? La sua figura molto femminile “labbra umide ….” la si può immaginare molto pudica tale da non baciare nessuno dei due amici.
Finendo di leggere il libro di Peppe Zambito mi viene in mente il poeta Iacopone da Todi in una delle sue laude che cosi recitano:
“O Amor, divino Amore, perché m’hai assediato?
Da cinque parti vedo che tu m’hai assediato:
audito, viso, gusto, tatto e odorato”,
con l’assedio sensoriale (udito, vista, gusto, olfatto e tatto) che esce fuori dai racconti, l’autore ha dato la possibilità al lettore di vivere a Torre salsa e nei dintorni per centoventi pagine.
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