La Biblioteca comunale è ritornata in tutto il suo splendore ad arricchire piazza Cavour, centro della città e speranza del rilancio economico favarese.
Adesso si starebbe lavorando per rendere fruibile il Teatro San Francesco, da circa un decennio chiuso. Incredibilmente chiuso a fronte del fenomeno di diverse compagnie teatrali spontaneamente sorte a Favara, come una sorta di forte voglia di fare malgrado tutto sia contro. Mi vengono in mente i nomi di favaresi che si sono dedicati anima e corpo per donare alla collettività l’arte teatrale, non li cito, ché sono tanti e non vorrei dimenticarmi di qualcuno di loro.
La notizia è di quelle rubate, non c’è l’ufficialità, così come spesso accade nell’attuale periodo, la stampa o si da verso o rischia di non dare notizie. Speriamo che questo fenomeno abbia vita breve. Io e i miei colleghi facciamo il nostro mestiere. Non siamo noi a compiere le azioni che raccontiamo, ragione per la quale non possiamo rendere bello ciò che è brutto e viceversa.
Torniamo alla nostra notizia. Nei prossimi giorni il Genio civile, i Vigili del fuoco, il sindaco e il presidente del Consiglio comunale effettueranno un sopralluogo nei locali del Teatro. Una verifica destinata ad avere un seguito. E’ una sorta di prima tappa di un percorso che dovrebbe portare alla riapertura e al riutilizzo della importate struttura.
Un riutilizzo che si trasformerebbe in un altro strumento di rilancio dell’economia di una città ormai orientata a sfruttare il settore turistico, enogastronomico e dell’ospitalità alberghiera.
Castello, Biblioteca, Teatro, i giardini di Hortus, le ville comunali, sono gioielli chiusi in un scrigno che bisognerebbe aprire per dare un volto nuovo e positivo a Favara. E per incoraggiare ulteriormente l’arrivo di turisti e visitatori.
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