Formazione: Lavoratore scrive ai deputati dell’Ars ed al Governo regionale

CAMBIANO I GOVERNI E IN DUE ANNI SIAMO AL TERZO, MA I PROBLEMI RIMANGONO GLI STESSI, ANZI SI AGGRAVANO
 
Torna a protestare Giuseppe Raddusa. Il dipendente dell’ente di formazione Aram IeFP di Catania, denuncia lo stallo della Regione siciliana che sta completando il disegno politico di distruggere la Formazione professionale in Sicilia.
Ricorda Raddusa come restino in piedi tutte le criticità denunciate nel giugno scorso in  occasione della protesta che lo ha portato ad incatenarsi davanti i cancelli dell’assessorato regionale alla Formazione professionale (vedi foto).
A giugno, come lo stesso ricorda al giornale, le spettanze maturate dal lavoratore dell’Aran IeFP erano 27 come oggi.
Nel frattempo la Sicilia ha dovuto sopportare il rimpasto di giunta che ha portato la sindacalista della Cgil, Mariella Lo Bello, a sostituire Nelli Scilabra alla guida della Formazione professionale in Sicilia. Cambiano i nomi ma i problemi restano sul tappeto.
Nella lettera indirizzata al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore alla Formazione professionale ed ai parlamentari e politici siciliani, Raddusa denuncia la devastazione di un settore che ha trascinato nel dramma 8000 famiglie.
Sono trascorsi sei mesi e nulla è cambiato ed il Santo Natale si annuncia povero per le famiglie dei lavoratori della Formazione professionale.
 
Di seguito, riportiamo la lettera di Giuseppe Raddusa
 
Mi chiamo Giuseppe Raddusa e lavoro nella Formazione Professionale, un settore devastato non per colpa dei lavoratori che prestano servizio dignitosamente, magari non saranno tutti 8000 ed i meritevoli potranno essere all’incirca la metà, ma per colpa di chi l’ha gestita nell’intento di  lucrarci sopra e di tutta la politica che si è fatta i fatti suoi.
Non più di tre mesi fa, prima del rimpasto, alcuni deputati del PD ( Vedi l’Onorevole Antonello Cracolici, il segretario regionale Fausto Raciti ed altri della quale in questo momento non ricordo i nomi) dichiaravano a tutta la stampa che il presidente Crocetta stava affondando la Sicilia e che non era all’altezza del ruolo che ricopriva, motivo per la quale si sarebbero battuti con tutte le loro forze per il bene della Sicilia e dei siciliani. Cosa che ovviamente dopo il rimpasto non è minimamente avvenuta, anzi si è tornato ad un clima di calma e amore totale.
Ci terrei a ricordare a questi signori onorevoli che dopo due mesi dell’insediamento del nuovo governo non è cambiato assolutamente nulla. Anzi la situazione si è aggravata e il fatto che la gente continui a protestare in piazza ed incatenarsi davanti l’assessorato all’Istruzione e Formazione professionale ne è una dimostrazione.
Allora io mi chiedo, credo che sia lecito pensarlo e dichiaro apertamente e senza nessun problema che a questi signori interessava avere nei vari assessorati della Regione siciliana le loro persone di fiducia, così da avere il potere nei posti giusti e al momento giusto, fregandosene altamente dei siciliani. E questo lo denuncio all’indirizzo delle appartenenze politiche.
Detto questo, chiedo a questi signori onorevoli che per favore abbiano almeno la decenza e l’onestà intellettuale di non dichiarare più CAZZATE  alla stampa e di conseguenza e noi siciliani, visto che noi gente comune, anche se non onorevoli, non siamo di certo una mandria di PECORONI.
 

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