“L’introduzione, da parte comma 2 dell’art 22 della Legge 89 del 2014, dell’obbligo di applicazione dell’IMU su terreni agricoli rappresenterebbe un ulteriore aggravio fiscale per gli operatori Agricoli del nostro paese, già pesantemente colpiti da una crisi di sistema senza precedenti e dalle difficoltà di accesso al credito.”
Lo ha dichiarato la deputata del PD, Maria Iacono, che ha poi aggiunto:
“l’applicazione dell’obbligo fiscale sui terreni agricoli è applicata secondo criteri non proprio equi e lineari, infatti, l’esenzione sarà applicata in base all’altitudine dei rispettivi edifici comunali ed attraverso una distinzione tra terreni posseduti da coltivatori diretti ed imprenditori agricoli, sulla base di tale criterio sarebbero tutelati soltanto circa 1500 comuni italiani, mentre per circa 2500 sarebbe prevista una esenzione parziale e per i rimanenti 4000 nessuna esenzione.”
“Inoltre, i Comuni interessati subiranno una decurtazione certa di 350 milioni di euro del “Fondo di solidarietà comunale”, senza avere però la reale possibilità di recuperare per tempo quei fondi attraverso il pagamento dell’IMU da parte dei proprietari dei terreni agricoli.”
“L’applicazione dell’ imposta, attraverso le modalità, per la verità, discutibili, presenti nel decreto determinerebbero gravi rilievi di incostituzionalità, in quanto i soli parametri di altitudine non possono individuare le zone svantaggiate.”
“La ricca e diversificata differenziazione morfologica del nostro territorio dimostra infatti , come i caratteri di marginalità siano causati anche da altri fattori come la mancanza di infrastrutture moderne ed efficaci, di servizi efficienti o da una situazione demografica frastagliata.”
“Per questi motivi, insieme ad altri deputati del Pd, ho ritenuto di sottoscrivere una lettera ed una interrogazione in commissione agricoltura ,indirizzata al Presidente Renzi, nella quale chiediamo il rinvio della rata IMU agricola per l’anno 2014 e l’immediato avvio di un confronto con gli enti locali, le imprese e le associazioni sindacali e di categoria, al fine di individuare parametri caratterizzati da maggiore efficacia e volti all’ equità, alle esigenze dei Comuni, promuovendo una reale perequazione fiscale.”
1 commento
Onorevole Iacono, mi permetta di aggiungere che è una follìa continuare ad aggiungere tasse su tasse, imposte su imposte, strette assurde sulla circolazione del denaro con il solo scopo di battrere l’evasione fiscale. Un’altro paio di tasse in più ed il collasso economico già grave, sarà totale.