Mutui e prestiti per quasi dieci miliardi di euro (9.770.151.856,84 per la precisione) attivati dalla Regione negli ultimi 14 anni. La corsa verso lo sviluppo degli ultimi governi regionali ha portato negli ultimi tre lustri quasi esclusivamente alla porta della banche per attivare mega prestiti, gran parte di quali sono ancora in fase di restituzione.
Da 2000 al 2012, secondo quanto riportato dal rendiconto della Regione per l’esercizio finanziario 2012, sono stati attivati finanziamenti per un totale di 6.770.000.000, che portano a sfiorare quota dieci miliardi con i due mutui pensati dalla giunta Crocetta (quello di un miliardo già acceso e quello di due miliardi in cantiere in questi giorni).
Per queste erogazioni finora sono stati pagati 261 milioni di euro di interessi e si costringeranno i Siciliani a pagare rate fino al 2042.
“Tutto ciò – dice il deputato del M5S all’Ars Giorgio Ciaccio – dimostra che la politica di Crocetta è in perfetta continuità con quella dei precedenti governi. Altro che rivoluzione. Qui si ricorre sempre a prestiti per coprire i buchi di bilancio e le incapacità di chi ci amministra”.
“Il nuovo mutuo – continua Ciaccio – non va assolutamente acceso. Non possiamo continuare ad indebitare i Siciliani che pagheranno con aliquote Irpef ed Irap al massimo chissà per quanto tempo. Tra l’altro – prosegue Ciaccio – non sappiamo neanche con precisione a cosa serviranno questi soldi, visto che finora il governo non si è degnato di farci avere una dettagliatissima scheda tecnica di accompagnamento al ddl per il finanziamento