Falcone (FI): Scippo fondi Pac, oggi tutti danno ragione a Forza Italia

IN SETTE ANNI SPESA CORRENTE IN SICILIA PASSATA DA 20 A 15 MILIARDI. PERSI OLTRE 200 MILA POSTI DI LAVORO.  ASSENTE GOVERNO REGIONALE SU ASSEGNAZIONE RISORSE DERIVANTI DA IMPOSTE DI PRODUZIONE IN SICILIA
 
“Presenteremo un emendamento, a firma dei senatori Tonino D’Alì e Vincenzo Gibiino, per evitare che venga consumato un ulteriore scippo ai danni della Sicilia”. Così il commento del presidente del gruppo parlamentare all’Ars di Forza Italia, Marco Falcone, sulla questione dell’assegnazione delle risorse derivanti dalle imposte di produzione in Sicilia.
L’esponente parlamentare Azzurro aggiunge: “Spero che dopo l’incontro in Assemblea Regionale Siciliana sia emersa con forza la consapevolezza che le sorti della Sicilia dipendono anche e soprattutto dai rappresentanti isolani a Roma che devono essere difensori della nostra Terra e non complici di un processo di progressiva spoliazione”.
L’incontro a cui fa riferimento Falcone è quello tenutosi nei giorni scorsi e promosso dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, per accelerare la calendarizzazione del disegno di legge voto al Senato sulla modifica dell’articolo 36 ed assegnare le risorse derivanti dalle imposte di produzione in Sicilia.
Non sono mancate le polemiche su un altro tema caldo che ha acceso un vespaio di polemiche: le risorse del Piano azione e coesione (Pac).
Fondi Pac assegnati per 2 miliardi alla Sicilia e ad oggi spesi solo nella misura di circa 500 milioni.
Risorse per investimenti infrastrutturali, misure anticicliche a sostegno delle imprese, interventi per la viabilità ed il Paino Giovani, di vitale importanza per tentare di far uscire la Sicilia dal pantano di una crisi economica di portata eccezionale. Risorse che l’Isola non può permettersi di perdere. Eppure sta accadendo esattamente il contrario.
Il Governo regionale del presidente Rosario Crocetta appare sordo e cieco di fronte all’ennesimo scippo perpetrato ai danni dei siciliani.
La situazione economico-sociale della Sicilia è drammatica.
Basti pensare che nel 2008 la spesa corrente nell’Isola era di 20 miliardi, oggi è scesa a 15 miliardi, con una perdita netta di 5 miliardi e oltre 200 mila posti di lavoro persi negli ultimi sette anni.
E se si pensa che dall’Unione europea arriveranno alla Sicilia per il periodo 2014/2020 solamente 5,4 miliardi, cioè circa 750 milioni di euro l’anno, risalta in tutta la sua drammaticità come la Regione siciliana non possa perdere un solo euro dei fondi Pac.
“Abbiamo contestato – riprende Falcone – l’articolo 12 del disegno di legge di stabilità nazionale, in discussione al Senato, che utilizza queste risorse per pagare gli incentivi alle imprese”.
“Di fronte al disastroso quadro che quotidianamente viene consegnato da tutti gli indicatori economici e sociali – sostiene il capogruppo all’Ars di Forza Italia – ma anche dinanzi al rapporto Censis e al declassamento dell’agenzia di rating, Standard & Poor’s, aveva ragione Forza Italia quando lanciò  l’allarme sui fondi Pac  di cui oggi tutti parlano e anche Cgil e Anci Sicilia ci danno ragione”.
“Il Pd, partito di governo a Roma e a Palermo, dimostri di non essere nemico della Sicilia – conclude Falcone – e sostenga la nostra battaglia a difesa di quelle ultime risorse messe in pericolo da uno strabico governo centrale”.
 

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