Falcone (FI): L'approssimazione e l'arrivismo della maggioranza puniti da Ardizzone

FERMATO L’ASSALTO ALLA DILIGENZA TENTATO DA UN ESECUTIVO REGIONALE ALLA DERIVA E SENZA IDEE
 
Stop alle variazioni di bilancio. In una Sicilia orfana del controllo preventivo del Commissario dello Stato per la Regione siciliana, il tentativo del Governo regionale di far passare una legge-pastrocchio è stato bloccato dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. È stata la più alta carica istituzionale dell’Isola a dire no alle norme inserite nel testo dell’esercizio provvisorio senza adeguata copertura finanziaria e in mancanza di relazione tecnica e finanziaria, provvedendo a stralciarle. Giudizio inappellabile quello del presidente Ardizzone, venendo meno il vaglio preventivo oggi aumenta la responsabilità della presidenza dell’Ars quale organo garante di un percorso di legittimità delle norme.
Una brutta pagina istituzionale quella che ha visto protagonista il Governo regionale e che sembra essere solo l’assaggio di quello a cui la Sicilia ed i siciliani potrebbe assistere nei prossimi mesi in uno scenario in cui, a secco di risorse, il Governo regionale potrebbe ricadere in facili tentazioni. Il controllo preventivo sulle leggi adesso spetta alla presidenza del Parlamento siciliano che è investito di una grande responsabilità, fino a qualche mese fa in capo al Commissario dello Stato.
Sullo stralcio operato dal presidente Ardizzone di alcune norme inserite in assenza di relazione tecnica e finanziaria dal Governo del presidente Rosario Crocetta durante i lavori della commissione bilancio è intervenuto Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.
“Siamo stati facili profeti – commenta Falcone –  nel dire che l’assalto alla diligenza sarebbe stato fermato da chi, come il Presidente Ardizzone, oggi svolge con grande senso istituzionale e di responsabilità il proprio ruolo di garante del Parlamento siciliano”.
“Purtroppo sull’opportunità di una società strategica come Sviluppo Italia Sicilia – aggiunge il capogruppo all’Ars degli Azzurri – sono stati suscitati gli appetiti di una maggioranza che pensava di utilizzare l’esercizio provvisorio come vettore di tutta una serie di prebende di memoria certamente clientelare”.
“Bene, dunque, ha fatto Ardizzone – conclude Falcone – si verifichino prima le relazioni tecniche e le relative coperture e poi l’Aula si potrà esprimere”.

Riproduzione riservata