Leonardo Pitruzzella ha chiesto al segretario generale del Comune di aprire una indagine interna per conoscere le ragioni e le eventuali responsabilità sul ritardo nella definizione della Tari, cosa questa che ha comportato l’approvazione di un Bilancio, l’ultimo giorno dell’anno, con tanti dubbi e incertezze sul futuro finanziario dell’Ente.
E di riorganizzazione del personale si parlerà domani in conferenza di capigruppo consiliari con la presenza dell’amministrazione.
Si fa sul serio o è il secondo atto di una commedia che ha visto come prima mossa la promessa del sindaco di punire i responsabili della mancanza di loculi al cimitero, seguita dal nulla assoluto?
Vogliamo vedere il sangue scorrere? Assolutamente, no! Paghiamo le tasse e pretendiamo di sapere come sono spesi i nostri soldi. Meglio, paghiamo per tenere in piedi il Palazzo e esigiamo di conoscere persino nei dettagli come funziona la macchina burocratica e quella politica.
I cittadini non sono subordinati al sindaco, agli assessori, ai consiglieri, ai dirigenti e agli impiegati comunali, semmai è il contrario. Non ci sono fatti che il popolo non deve conoscere, ché il popolo è sovrano, lo dice la Costituzione, mentre la politica locale sembrerebbe non ricordarlo. Anzi, qualcuno che ha semplicemente citato questi concetti è stato abbondantemente insultato dalle stesse istituzioni paesane.
Domani, dicevamo, in conferenza di capigruppo si parlerà di riordino del personale comunale. Intanto, l’indagine interna non si è chiusa cosicché si rischia di riorganizzare e assegnare le dirigenze con le solite formule del 7 più 1, dell’otto più due, magari premiando proprio i funzionari negligenti.
Ora se Pitruzzella ha chiesto e la dottoressa Italiano ha accettato di aprire un’indagine interna, vorrebbe dire che esiste almeno il ragionevole dubbio sull’esistenza di possibili responsabilità. A questo punto, parrebbe altrettanto ragionevole azzerare gli incarichi e fare in fretta sulle valutazioni.
Viceversa, ci prendiamo in giro. E ci prenderemo in giro ridistribuendo le competenze sempre sugli stessi soggetti.
Del resto, l’operazione legalità non può solo essere il coprire la pubblicità abusiva su alcuni cartelloni. Non può essere solo questo. Piuttosto, oltre a coprire, ogni tanto sarebbe più produttivo scoprire. E in questa logica è opportuno, per fare un solo esempio, pubblicare l’elenco dei cittadini che pagano l’occupazione del suolo pubblico. Al vertice del sistema dei controlli devono esserci i cittadini e i cittadini per controllare hanno bisogno dell’informazione, in particolare, di quella ufficiale.
Si metta il popolo nella condizione di controllare tutto per fare trionfare la legalità.
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La politica cerca nella burocrazia le responsabilità del malessere cittadino
By franco.pullara3 Minuti di lettura