Valentina Piscopo
Agrigento e le amministrative 2015. Chi siederà sullo scranno più alto della città dei Templi? Già dall’indomani delle dimissioni dell’ex sindaco Marco Zambuto, la febbre del “toto nome” aveva conquistato gli esponenti delle varie forze politiche. Allontanato lo spauracchio delle elezioni nel troppo presto mese di novembre, i partiti hanno tirato un sospiro di sollievo alla notizia delle votazioni comunali in primavera, quasi certamente nel mese di maggio, che si preannuncia di già molto “caldo”. E mentre in città, molti politici hanno ufficializzato la loro candidatura con tanto di programma e conferenza stampa, dal consigliere Giuseppe di Rosa al leghista Marco Marcolin, altri preferiscono giocare in squadra. Dunque, via libera a coalizioni, larghe intese, condivisioni di prospettive per la nuova governance agrigentina. A cominciare dal Partito democratico che, pochi giorni prima di Natale, annuncia la nascita di “Agrigento 2020”, un progetto che aggrega oltre al Partito democratico, Sicilia democratica di Totò Cascio, il Pdr- Voce siciliana di Michele Cimino, il Megafono con Mariella Lo Bello, l’associazione “A viso aperto” che appoggia Enzo Campo, l’Udc con la presenza di Margherita La Rocca- Ruvolo ed , infine, il Patto per il Territorio, espressione politica di Piero Macedonio e Riccardo Gallo, deputato nazionale e vice coordinatore regionale di Forza Italia. Mentre nel corso degli incontri, qualcuno si è allontanato ( vedi Enzo Campo) ed altri non hanno sciolto le riserve ( come il sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto, tra i primi papabili) , parere unico e condiviso tra tutte le anime della variegata coalizione “Agrigento 2020” è quello di mettere in moto le primarie per la scelta del candidato a sindaco di Agrigento. Voci sempre più insistenti all’interno del Pd agrigentino, parlano di “proporre agli alleati il 15 febbraio come data per le primarie”. Mentre sulla scelta del nome, tra i tanti nominativi che si sono susseguiti in questi mesi, circola con sempre più forza la volontà di una candidatura al femminile.
A calamitare l’attenzione ed a fare da sintesi tra tutti gli alleati, si parla di Maria Iacono, attuale deputata nazionale, che pare metta d’accordo tutte le anime del Pd e potrebbe trovare il gradimento della coalizione. La candidatura di Maria Iacono aprirebbe nuovi scenari politici e nuovi orizzonti per la città agrigentina che, sfortunata, rischia di veder crollare tutte le conquiste maturate negli ultimi anni , ultima la paventata chiusura del Polo universitario . Ma, soprattutto, in termini di genere, racchiuderebbe nella persona della Iacono la bellezza di una importante città che, finalmente, dimostrandosi ricettiva a respirare aria nuova e pioniera di un nuovo agire politico, si declinerebbe al femminile. Ora, non ci resta che aspettare le comunicazioni ufficiali delle parti che, a conti fatti e secondo le dichiarazioni del segretario provinciale del Pd, Peppe Zambito, non dovrebbero tardare ad arrivare.
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