Formazione, Migliore (Cisl Scuola): Serve responsabilità. Governo non può dichiarare di volere garantire il personale e non trovare soluzioni

IN UNA LETTERA TRASMESSA ALL’ASSESSORE ED AL DIRIGENTE GENERALE IL SINDACATO ELENCA TUTTE LE CRITICITA’ NON RISOLTE DALL’ESECUTIVO REGIONALE  CHE TENGONO ALTA LA TENSIONE SOCIALE ED IL DRAMMA DI 8000 OPERATORI
 
“Chiediamo soluzioni urgenti, atti straordinari che consentano il pagamento delle spettanze arretrate, l’individuazione di misure di sostegno al reddito per i lavoratori senza lavoro e la programmazione futura per un riordino vero e immediato dell’intero settore”. Ad affermarlo Giovanni Migliore, responsabile regionale della Formazione professionale per la Cisl Scuola. In una nota diretta all’assessore Mariella Lo Bello ed al dirigente generale, Gianni Silvia, il sindacato torna a denunciare l’inadeguatezza del Governo guidato dal presidente Rosario Crocetta e dell’amministrazione regionale che hanno lasciato in piedi, ormai da troppi mesi, tutte le criticità che hanno contribuito ad alimentare una ‘macelleria sociale’ senza precedenti. Mancate soluzione che tengono alta la tensione nel settore ed appesantiscono le drammatiche condizioni socio-economiche dei lavoratori.
Migliore, attraverso la citata nota, afferma: “Continuiamo a registrare forti ritardi per il pagamento delle retribuzioni ai lavoratori date dai ritardi delle erogazioni dei fondi agli enti gestori e non si fanno passi avanti sulle rendicontazioni degli anni pregressi non consentendo, di fatto, l’erogazione delle stipendi a saldo del 2013 e del 2014 ai lavoratori”.
“Dopo la revoca degli accreditamenti agli enti – sostiene il responsabile di settore della Cisl Scuola regionale – non si sono poste in essere soluzioni per garantire il servizio ai giovani ed in alcune provincie, addirittura, manca l’offerta formativa. Ad oggi, 12 gennaio 2015 – aggiunge – continuano a non arrivare soluzioni per la situazione ormai drammatica dei lavoratori del settore della Formazione professionale”.
Per la Cisl Scuola: “I lavoratori degli enti revocati e senza accreditamento stanno pagando colpe non loro rimanendo ancora senza prospettive e, adesso, anche senza ammortizzatori sociali per il sostegno al reddito; anche il progetto “Prometeo” creato per salvaguardare i livelli occupazionali è fermo al palo e non da adeguate risposte né a chi vi lavora né, soprattutto a chi aspetta di lavorarvi”.
“Non vediamo  – rilancia Migliore – nessun atto di indirizzo e di programmazione per la predisposizione dei nuovi bandi per le attività future non garantendo il servizio e mettendo a serio rischio il lavoro di tutti gli operatori del settore”.
Il sindacato critica apertamente l’atteggiamento del Governo regionale che: “continua a dichiarare di non volere fare ‘macelleria sociale’ e di non avere fatto perdere un posto di lavoro mentre circa 8.000 persone nella formazione professionale non lavorano, non percepiscono retribuzione e non hanno prospettive di futuro”.
“È arrivato il momento delle assunzioni di responsabilità – conclude Migliore – non si può continuare a dichiarare di volere garantire il personale e, al contempo, non trovare soluzioni”.

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