LA POLEMICA DEI 500 IDONEI RIMASTI SENZA CONTRATTO SI RIDUCE GIORNO DOPO GIORNO. PER ALTRI 280 SAREBBE ARRIVATO L’OK ALLA RIPRESA LAVORATIVA. LA TESTIMONIANZA DI UNA LAVORATRICE E LA RICHIESTA DELLA CISL
Primo giorno di lavoro per 1337 operatori contrattualizzati nella prima fase dal Ciapi sui 1805 idonei. Una giornata anomala quella vissuta dagli operatori che si sono presentati nei luoghi di lavoro, avuti in assegnazione, ed in taluni casi hanno atteso, invano, istruzioni su cosa fare. La vicenda legata alle contrattualizzazioni è in evoluzione e tutto potrebbe accadere ancora.
Quello dei 1337 operatori già avviati è un dato che, dalle indiscrezioni raccolte, visto che dal Ciapi le bocche restano cucite ed il presidente Egidio Ortisi, contattato dalla nostra redazione ha declinato cordialmente ogni confronto a causa di problemi personali, sarebbe destinato ad aumentare, ogni giorno che passa, per effetto dei chiarimenti e dell’integrazione documentale che stanno arrivando alla sede di Priolo dell’ente formativo della Regione siciliana. Chiarimenti prodotti da coloro, fra i circa 500 idonei ma rimasti fuori dalle liste di convocazione, che si sono già presentati al Ciapi con la documentazione comprovante quanto dichiarato nell’autocertificazione in merito al possesso dei requisiti previsti dal Bando pubblico dello scorso 25 luglio.
Da quanto abbiamo appreso, a chiarimento va detto che la graduatoria definitiva è in via di definizione e dovrebbe essere pubblicata con la precisazione degli idonei e dei non idonei con accanto le motivazioni.
Per coloro, tra i 500, che non sono stati ancora contrattualizzati, il Ciapi, da quanto riferitoci, avrebbe già approntato una commissione di lavoro che sta ricevendo il personale idoneo e non avviato al lavoro per recepire la documentazione integrativa e comprovante il diritto all’accesso al posto di lavoro.
Ci risulta che siano state vagliate molte posizioni e qualche lavoratore idoneo, che era rimasto fuori e non convocato per la sottoscrizione del contratto, pare abbia già dimostrato la fondatezza del suo diritto all’accesso. Per questo operatore già da stamattina, dalle indiscrezioni raccolte, sembrerebbe che gli sia stato inviato il contratto e la lettera contenente la comunicazione di servizio. Pare addirittura che quello riferito non sarebbe un caso isolato ma che per circa 280 sarebbe pronto già il contratto e la lettera per l’incarico a seguito di verifica della documentazione integrativa. Quindi, se la notizia dovesse trovare conferma, il ‘contenzioso’ riguarderebbe non più 500 idonei ma solamente 220.
Anche per i 49 lavoratori rimasti privi di contratto per essersi collocati fuori dal ‘range’, come abbiamo riferito in altra parte del giornale, si profilano novità. Da 49 si sarebbero ridotti a 44 (in 5 erano privi dei requisiti) e la Cisl ha già chiesto formalmente al Ciapi di utilizzare tale personale, risultato idoneo tra i ‘responsabili di processo’, ma collocato oltre i 35 posti utili messi a bando – parliamo dei 44 rimasti ad oggi fuori, in mansioni diverse visto che sono rimasti posti vacanti tra gli ‘orientatori’ ed il servizio di ‘supporto all’orientamento’.
Una giornata caotica, quella di oggi, che conferma, come dicevamo, l’incertezza che regna sulla graduatoria in corso di definizione a valere sul bando del 25 luglio 2014 per il reclutamento di 2060 esperti nelle politiche attive del lavoro da avviare alle azioni del Piano della ‘Garanzia Giovani’ in Sicilia. Un’azione legale sembra profilarsi avverso la graduatoria del Ciapi.
Per Alice Maggiore, una dei 500 idonei, vincitori di concorso, non convocati alla firma dei contratti per lo svolgimento delle attività relative al programma ‘Garanzia Giovani’ l’obiettivo dell’azione legale è quello di ottenere quello che giustizia e far valere il diritto a tornare a lavorare come gli altri.
In una nota trasmessa agli organi di stampa, la lavoratrice, ripercorre la sequenza dei fatti e rimarca il proprio diritto al posto di lavoro messo a rischio a seguito della illegittima esclusione dalla convocazione per la contrattualizzazione e sancito- a suo dire – dalle norme di legge.
“Stiamo aspettando la risposta della commissione predisposta ad hoc dal Ciapi – commenta la Maggiore – che ci auguriamo possa mettere fine a questa situazione, ammettendo gli errori commessi e ristabilendo l’ordine. Qualora non dovessimo essere reintegrati, a quel punto, presenteremo un esposto in procura e avvieremo le pratiche per il ricorso”.
“Il bando al quale abbiamo partecipato – precisa la Maggiore – era una selezione pubblica per titoli ed esami per l’assunzione del personale da impiegare per l’attuazione delle misure offerte dalla cosiddetta Garanzia Giovani suddivisi per aree funzionali. Il bando viene pubblicato il 25 luglio. Il 16 ottobre si procede allo svolgimento degli esami così come previsto dal bando. Il 24 novembre viene pubblicata una prima graduatoria con posizione e punteggio attribuito sulla base dei titoli dichiarati e degli esami. Il 15 dicembre il Ciapi pubblica un comunicato attraverso il quale invita i candidati idonei a far pervenire allo stesso tutti i documenti comprovanti quanto dichiarato in sede di autocertificazione. Il successivo 24 dicembre viene finalmente pubblicata la graduatoria definitiva corredata dai punteggi relativi ad ogni posizione. Tutti quelli idonei e utilmente collocati nella graduatoria si aspettano di venire convocati per la sottoscrizione dei contratti e invece la sera del 7 gennaio alle ore 8:30 arriva il colpo di scena. Il Ciapi di Priolo, invece di convocare singolarmente gli aventi diritto, pubblica nel sito un elenco di chi si doveva recare il giorno successivo a firmare il contratto. Chi, come me, non si è visto tra l’elenco dei convocati si è comunque recato da tutte le province della Sicilia, fino alla sede dell’ente a Priolo per ricevere delucidazioni e chiarimenti”.
Alice Maggiore a questo punto lancia un interrogativo sull’accaduto: “Come è possibile che la commissione dopo avere esaminato i titoli di circa 500 idonei e avere stilato una graduatoria con relativo punteggio per ognuno di noi abbia poi un secondo momento modificato la sua decisione senza renderla pubblica?
Pare che la chiave di lettura ruoti intorno al concetto di Pal. Ed è la stessa Maggiore a turare fuori alcuni riferimenti normativi. Si tratta della Legge 21 dicembre 1978, n. 845 che indica come la Formazione professionale sia uno strumento della politica attiva del lavoro. Legge che fa parte, peraltro, dell’impianto del Bando della ‘Garanzia Giovani’ essendo inserita a pieno titolo in premessa al citato Avviso. Dello stesso tono il richiamo al ministero del Lavoro che definisce le Pal come “tutte le iniziative (di politica attiva e passiva del lavoro) messe in campo dalle istituzioni, nazionali e locali, per promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo”. E fra le politiche attive del lavoro – viene riportato nella nota della lavoratrice – vi è anche la formazione professionale.
A tal riguardo, la Maggiore nel suo convincimento e nella difesa del diritto al posto di lavoro, sostiene che: “Chiunque pensi che interventi formativi quali per esempio l’Avviso 20/2011, non facciano parte delle politiche attive del lavoro dice il falso o per cattiva informazione o per cattiva fede. Tutto il resto è frutto di giochi politici, di interessi sindacali, di pasticci creati o dall’incompetenza e dall’ignoranza delle norma o dalla cattiva fede, non esiste una terza possibilità”.
“Mi dispiace – aggiunge – per i miei colleghi che hanno già firmato il contratto e si troveranno con un bando bloccato dalla Procura della Repubblica, perché intendiamo procedere con esposto qualora non vengano riportati i criteri della legalità all’interno del concorso pubblico”.
Una polemica che potrebbe, comunque, sgonfiarsi nei prossimi giorni a seguito dell’azione degli uffici del Ciapi volta a chiarire tutte le posizioni in sospeso per procedere alla contrattualizzazione di quanti più idonei possibili dei 500, che pare siano diventati 220. Nei prossimi giorni ne sapremo di più.
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Piano Garanzia Giovani: tra caos e polemiche aumentano gli operatori avviati al lavoro dal Ciapi
By vedisotto7 Minuti di lettura
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