LA SODDISFAZIONE DEL MINISTRO DELLA PESCA MARTINA E DELL’ASSESSORE REGIONALE CALECA
Rilasciati i due pescherecci ‘Jonathan’ di Riposto (Ct) e ‘Alba chiara’ di Siracusa ed i loro equipaggi, sequestrati ieri dalle autorità egiziane mentre erano impegnati in una battuta di pesca in acque internazionali. A darne comunicazione il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali che ha precisato come il ministro Maurizio Martina, in Egitto per una missione di lavoro, si sia subito attivato con il Governo egiziano e con l’Ambasciata per sollecitare una rapida soluzione del caso.
“Sono particolarmente lieto – commenta il ministro Martina – perché si è riusciti a risolvere nell’arco di qualche ora una vicenda che vedeva coinvolte due nostre imbarcazioni e i loro equipaggi”.
“Rinnovo il ringraziamento – prosegue – all’ambasciatore Maurizio Massari per l’intenso lavoro svolto in queste ore. Oggi al Cairo abbiamo a lungo discusso durante i nostri colloqui con il ministro del commercio Fakhry Abdel Nour e con quello dell’Agricoltura e della Pesca Adel Tawfik El Beltagy e loro stessi si sono impegnati in prima persona per il rilascio dei pescherecci bloccati in Egitto”. Anche l’assessore regionale dell’agricoltura e della Pesca Mediterranea, Nino Caleca è intervenuto sul dissequestro dei due natanti siciliani.
“Esprimo soddisfazione e gratitudine – afferma l’assessore Caleca – per il lavoro di mediazione svolto dal Governo attraverso il ministero degli Esteri e condivido il sollievo delle famiglie dei pescatori coinvolti”.
“La vicenda appena accaduta – aggiunge – che è solo l’ultima in ordine di tempo, mi rafforza nella necessità di avviare una nuova fase di confronto con i Paesi del Mediterraneo che, utilizzando il ruolo di coordinatore del Cluster BioMediterraneo che la Sicilia ha come partner istituzionale di Expo 2015, recuperi centralità alla nostra Isola nel dialogo con i Paesi del Mediterraneo al fine di definire nuove logiche di tutela e di utilizzazione del mar Mediterraneo”.
L’assessore Caleca, questa mattina, nel corso della Commissione consultiva regionale della Pesca aveva invocato la necessità di avviare un confronto con i Paesi rivieraschi mirato a definire nuove strategie di tutela, ripopolamento e convivenza del mar Mediterraneo tra i Paesi transfrontalieri.