Si prepara la marcia della pace, questo è il primo risultato dell’invito di qualche giorno fa di Fra Giuseppe, responsabile della Tenda del Padre Abramo, rivolto all’Imam Driss Soulib per dare visibilità alla voglia di tutti di arrivare alla pace e alla serena convivenza tra gente di diverso credo religioso.
Ieri, Fra Giuseppe ha accolto nel suo convento l’Imam di Agrigento Rhazlane Mahjoub, il presidente del Centro islamico Oltremare, Diova Abdelmjid e, ovviamente, Driss Soulib.
E’ stato un incontro tra amici anche se non si erano mai visti prima. Il francescano, che è stato missionario in Marocco, li ha ricevuti secondo le tradizioni del loro Paese. Il segno di fratellanza, caratteristica del saio, ha aperto gli animi degli ospiti facendoli entrare dritti nell’argomento principale, con le parole dell’Imam di Agrigento, quelle giuste attese da Fra Giuseppe.
“Chi tocca l’Italia, per noi che viviamo qua, tocca i musulmani – ha detto Rhazlane Mahjoub, giovane Imam – Gli atti terroristici fatti in nome dell’Islam fanno male alla nostra religione. L’Islam vuole la pace e uccidere in nome del nostro credo non è da musulmani. Quando un musulmano sbaglia non è l’Islam che sbaglia, ma è la singola persona”. Era esattamente, dicevo, quello che si aspettava di ascoltare Fra Giuseppe. “Un incontro tra buoni cristiani e buoni musulmani, come quello – ha ricordato il francescano – tra San Francesco e il sultano Al Malik Al Kamil”.
Poi davanti ad una torta di mele e una tazza di the, hanno discusso come organizzare l’evento, andando anche oltre programma con la previsione di altri prossimi incontri questa volta con i francescani ospiti della comunità marocchina e musulmana di Agrigento, durante il Ramadan.
La marcia della pace è prevista, anche se ancora non c’è una data certa, nel corso della Quaresima. Ad aprire la manifestazione saranno i bambini cristiani e musulmani. Si chiuderà con un singolare scambio di doni, che non posso anticiparvi nei particolari come per altri momenti che si consumeranno per l’occasione, perché così mi è stato chiesto, come condizione alla mia presenza nella preparazione del loro progetto.
Non è previsto, anzi mi è parso di capire che saranno esclusi gli interventi di qualsiasi autorità politica o istituzionale. Sarà, in senso pieno, una marcia francescana con “buoni cristiani e buoni musulmani”.
1 commento
Bravo, fra Giuseppe, per la bella iniziativa interreligiosa per la pace e la
tolleranza fra i popoli. Spero in una presenza massiccia dei favaresi.
Se vuoi toccare più coscienze, prova a coinvolgere qualche prete locale (coinvolgere o estendere ad alti livelli …sarebbe il massimo e mi fermo qui ).