LO BELLO TOPPA ANCORA. MISTIFICAZIONE DELLA REALTA’? SERVIRA’ UN SECONDO BANDO PER INTEGRARE IL FINAZIAMENTO NECESSARIO ALL’AVVIO DEI PERCORSI FORMATIVI INDIRIZZATI AI MINORI IN OBBLIGO SCOLASTICO
Dopo sei lunghi mesi di attesa, non c’è traccia della quota ministeriale, pari ai circa 14 milioni di euro, per finanziare la filiera dell’obbligo scolastico in Sicilia. Ed ecco spuntare una soluzione di ripiego che dovrebbe sbloccare i primi anni dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) del periodo 2014/2015. Dopo 180 giorni di attesa, mentre nel resto d’Italia i corsi sono già in stato avanzato,la soluzione di ripiego viene presentata come un successo del Governo regionale guidato dal presidente Rosario Crocetta.
La soluzione forzata tirata fuori dal cilindro in extremis, senza dimenticare il mostruoso ritardo nella programmazione ed avvio dell’offerta formativa indirizzata ai minori in obbligo scolastico, ahinoi, diventa paradossalmente occasione di propaganda e motivo di successo per l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Mariella Lo Bello. Incredibile davvero, non c’è che dire. Mistificazione della realtà o cosa?
Va detto, ad onor del vero, che il ritardo nell’avvio dei primi anni dell’IeFP relativi al periodo 2014/2015 sono da addebitare soprattutto alla fallimentare gestione del settore da parte dell’universitaria Nelli Scilabra, che ha preceduto la Lo bello alla guida della Formazione professionale siciliana.
Resta il fatto che l’annuncio in pompa magna dello stanziamento di 10 milioni di euro, necessari all’avvio della prima annualità dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) diretti ai minori in obbligo scolastico, dopo aver rincorso per 6 mesi soluzioni che non sono mai arrivate, è davvero grottesco. L’assessore Lo Bello avrebbe potuto evitare l’enfasi nelle affermazioni diffuse alla stampa.
I fatti parlano chiaro. Già nel settembre 2014, in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico, l’assessorato avrebbe dovuto autorizzare gli enti gestori all’avvio dei percorsi di obbligo scolastico (Oif). Ed invece, la mancanza della quota nazionale al finanziamento del piano regionale dell’offerta formativa in Obbligo scolastico, cifra pari all’incirca a 14 milioni di euro, aveva paralizzato, come già detto, per 6 mesi l’attività.
Adesso, dopo una tre giorni di incontri e riunioni a Roma, nel quale si è incassato il no del governo nazionale a spillare i 14 milioni di euro necessari all’avvio dei primi anni dell’IeFP, il dipartimento Formazione professionale ed i funzionari ministeriali hanno tirato fuori dal cilindro la soluzione-tampone, ripiegando sulle risorse della Garanzia Giovani, che consente di accorciare i tempi e dare copertura al piano regionale dell’offerta formativa della filiera dell’Oif.
Prelevare 10 milioni di euro dalla dotazione del piano della Garanzia Giovani perla Sicilia, risorse destinate alle politiche in favore dei giovani ed a finanziare, verosimilmente, i primi anni del periodo 2015/2016, e destinarle, come dicevamo, a finanziare le prime classi del percorsi triennale di Istruzione e Formazione professionale, è presentata come l’unica possibile da quanto appreso da fonti vicine all’assessorato regionale alla Formazione professionale. Ancora una volta la mediazione tra il Governo regionale e quello nazionale fallisce miseramente.
Anche in questa occasione, la Sicilia ne esce con le ossa rotte vedendosi negare risorse previste per legge che sarebbero dovute servire per finanziare l’offerta formativa ai minori e contrastare l’imperante dispersione scolastica nell’Isola. Bel modo di combattere microcriminalità e illegalità.
Una soluzione che, per carità, sblocca l’empasse e da una salutare boccata d’ossigeno alle migliaia di famiglie che avevano iscritto i propri figli presso gli enti formativi titolari di percorsi di IeFP e che attendevano da 6 mesi l’inizio delle lezioni. Una soluzione tirata fuori per dare risposte concrete, finalmente, ai Prefetti della Sicilia interessati alla soluzione immediata della vicenda, strettamente legata alla dispersione scolastica, ma anche alle famiglie dei minori ed agli operatori della Formazione professionale interessati a riprendere a lavorare.
Attenzione, il passaggio non avverrà in maniera immediata. Trattandosi di risorse extraregionali, afferenti al Piano della Garanzia Giovani, occorrerà procedere alla pubblicazione di un bando pubblico al quale potranno partecipare gli enti in possesso dei requisiti.
Il paradosso è che un primo bando c’era stato ed una graduatoria provvisoria era stata varata con un parametro ora/allievo di 45 euro. Somma dichiaratamente insufficiente per la copertura del costo totale degli enti gestori. Adesso, dopo la firma del decreto dirigenziale, che si muove dentro la ‘Youth Guarantee’, come ricordavamo, gli enti gestori, già utilmente inseriti nella prima graduatoria, dovranno ripresentare le ipotesi progettuali per realizzare i percorsi di primo anno.
Gli ammessi a finanziamento potranno ottenere un parametro di unità di costo standard che dovrebbe oscillare tra i 73 euro ora/allievo ed i 117, al quale aggiungere lo 0,80 ora/allievo. Tempi previsti per l’inizio effettivo delle lezioni? È difficile a dirsi, il decreto dirigenziale dovrebbe essere pubblicato entro le prossime 48 ore e soltanto allora, dopo aver preso visione del contenuto del provvedimento amministrativo, sarà possibile azzardare un tempo limite. Di certo servirà ancora qualche altra settimana di attesa.
Eppure, l’assessore Lo Bello parla di “risposta di un sistema che sta lavorando alacremente e continua a farlo sfidando le difficoltà e tenendo fede ad un unico principio, la crescita della Sicilia”. È il caso di sottolineare che la Sicilia una delle pochissime regioni che non ha ancora avviato i tirocini formativi in favore dei giovani. È la regione che a fine gennaio 2015 non ha ancora avviato i primi anni dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale, che non ha ancora avviato la terza annualità dell’Avviso 20/2011, che ha accumulato ritardi mostruosi nella rendicontazione delle attività formative già chiuse con riferimento alla prima e seconda annualità del citato Avviso 20/2011. Un assessorato, che sotto la guida dell’assessore Lo Bello, non ha impresso quell’accelerazione che tutti si aspettavano e che gli operatori del settore auspicavano. Un assessore che passa molto più tempo a fare il vice presidente della Regione che prestare attenzione alle criticità della Formazione professionale. Settore in emergenza sociale che necessita di interventi immediati e straordinari ed a nulla serve un assessore a mezzo servizio. Eppure, ‘tutto va bene’ a sentire le parole dell’assessore Lo Bello pronunciate nel corso dell’ultima seduta a Sala d’Ercole, sede del Parlamento siciliano.
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MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Avviso del 12/01/2015 :
Si comunica che – allo stato – le attività relative al contributo di solidarietà ex art. 5, commi 5 e 8, legge n. 236/1993 sono sospese per le necessarie verifiche contabili annuali dell’ufficio competente.
Relativamente all’anno 2015, poiché non è stato previsto con legge un rinnovo del contributo di solidarietà ex art. 5, commi 5 e 8, legge n. 236/1993, le relative domande non potranno essere prese in considerazione qualora dovessero pervenire.