SI PREVEDONO TEMPI LUNGHI PER LA PROGRAMMAZIONE DEL SETTORE MENTRE LE CRITICITA’ ACUISCONO LA TENSIONE SOCIALE. I LAVORATORI PREPARANO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA PER IL PROSSIMO 6 FEBBRAIO
Ancora una volta l’assessore alla Formazione, Mariella Lo Bello, ha marcato visita. L’audizione di stamattina in Commissione Cultura e Lavoro all’Ars sul caos nel settore della formazione professionale ha dovuto registrare l’ennesima assenza del rappresentante del Governo regionale.
L’amministrazione regionale era presente con il dirigente generale Gianni Silvia che, dal suo punto di vista, ha informato i componenti della Commissione sulle attività finora poste in essere dagli uffici dell’assessorato regionale alla Formazione Professionale.
Avvio del progetto Prometeo il 13 ottobre scorso, l’avvio della terza annualità dell’Avviso 20/2011, l’attivazione di una nuova modalità di gestione delle risorse per la Sicilia in riferimento alla prima annualità dell’Oif.
Sul versante dei tirocini formativi, da quanto appreso, il dirigente generale avrebbe riferito che ieri sarebbe arrivata la risposta della società Ett, balzata alle cronache per il flop-day dello scorso agosto nella gestione del programma informatico di incrocio giovani e aziende, che avrebbe presentato una nuova proposta e indicato una cifra più bassa rispetto a quella del contratto originario. Atto che sarebbe già stato trasmesso al comitato regionale informatico ed alla società regionale Sicilia e-Servizi per il visto di congruità economica. La trattativa continua per arrivare in breve tempo a sbloccare la vicenda dei tirocini formativi indirizzati ai giovani siciliani.
Le criticità, comunque, restano tutte in piedi e l’assessore, ripetutamente ‘uccel di bosco’ in Commissione Lavoro all’Ars, si auspica cambi atteggiamento ed essere più presente per mettere mano concretamente agli strumenti possibili per riordinare il sistema formativo regionale.
Eppure i problemi non mancano. Ci sono 3500 licenziati per i quali l’esecutivo regionale non ha individuato ancora un percorso per il ricollocamento. Il progetto Prometeo continua a balbettare con oltre la metà degli idonei all’Avviso pubblico del 20 dicembre 2013, che non sono stati chiamati per essere avviati al lavoro. Sono circa 800. E come non ricordare le difficoltà nell’avvio della seconda annualità del Piano giovani i cui mandati di pagamento per il primo acconto in favore degli enti gestori vanno a rilento per presunti problemi finanziari. E poi c’è la filiera dell’Istruzione e Formazione professionale (ex Oif) i cui primi anni non sono ancora partiti e si prevede ancora almeno un mese di attesa. Senza tralasciare le enormi difficoltà nelle procedure di rendicontazione che comportano la chiusura dei conti per le attività corsuali già concluse con consequenziale pagamento della parte rimanente del finanziamento, in un momento in cui le casse della Regione siciliana sono all’asciutto. Per passare dalla riprogrammazione delle risorse residue della programmazione comunitaria 2007/2013 per lo sblocco della Cassa integrazione guadagni in deroga del 2014 e della rimodulazione del Piano Giovani che viaggiano al rallentatore. E che dire della programmazione dell’offerta formativa per il periodo 2015/2016 e per i successivi anni.
L’aggancio al Piano operativo Fondo sociale europeo Sicilia 2014/2020 abbisogna di un lungo periodo di gestazione. Prima di parlare di Avviso pubblico, occorrerà mettere in campo gli strumenti previsti dalla programmazione comunitaria.
Il dipartimento formazione professionale dovrà prioritariamente porre in essere atti propedeutici prima del bando che si sostanziano nella costituzione del Comitato di sorveglianza e del Comitato direttivo, nella redazione del Vademecum Fse 2014/2020, nella predisposizione delle procedure per il controllo della spesa, nella realizzazione del sito internet per il monitoraggio dei costi e nella costituzione del tavolo partenariale.
L’assessore Lo Bello farebbe bene a chiarire i tempi per la programmazione, cominciando con l’informare su un verosimile crono programma delle attività necessarie per giungere ad un bando pubblico per l’assegnazione dell’offerta formativa. I tempi stringono e luglio si avvicina inesorabilmente. Ogni ulteriore ritardo potrebbe significare la chiusura del sistema formativo regionale. La tensione sociale resta alta ed i lavoratori si preparano ad una grande manifestazione di protesta per il prossimo 6 febbraio.
4 commenti
Anziché torna a casa Lo Bello, sì dovrebbe dire resta a casa Lo Bello.
La mente contorta del presidente, prima ha partorito il nome della Scilabra, incosciente, incompetente, superficiale, e molto determinata a mandare a casa anche dei lavoratori assunti molti anni prima che lei nascesse.
Adesso la scelta sembra illuminata, una signora che è campata difendendo i diritti dei lavoratori, chi meglio di lei può cimentarsi a ignorarli e calpestarli, in più ha le stesse caratteristiche della prima.
La dignità per questi signori è una bestia rara.
Non si rendono conto che stanno giocando con la vita di persone.
Politici avete creato i problemi, adesso abbiate le palle di risolverli senza incidere sulla serenità delle famiglie dei dipendenti.
Deve essere una malattia contaggiosa. La Scilabra deteneva il primato di assenza in aula ogni volta che c’era seduta e avrebbe dovuto rendicontare sulla situazione del suo assessorato. D’altronte, la Lo Bello, aveva detto che avrebbe continuato la linea intrapresa dal suo predecessore, quindi in realtà, è stata assoltamente coerente. Ma che cosa ci aspettavamo? La Scilabra è stata “rimossa” per il problema del click day che poteva avere ripercussioni sul piano legale, quindi per salvaguardarla, non perchè Crocetta non la ritenesse all’altezza del suo mandato. Ed è stata sostituita con una disposta a continuare il massacro che aveva iniziato la Scilabra. Il primo che mi dice che le donne sono più sensibili e attente, ai problemi della gente, me lo mangio a colazione.
6 FEBBRAIO 2015: MARCIA PER I DIRITTI DEI LAVORATORI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE!!!
Alla luce delle dichiarazioni vuote ed inconcludenti dell’Assessore Lo Bello, di quelle preoccupanti del D.G. Silvia, del silenzio totale dell’Assessore Bruno Caruso e degli scarsi risultati della D.G. Corsello riteniamo ormai improcastinabile l’intervento del Governatore della Sicilia per fare chiarezza sul futuro di 8.000 lavoratori della Formazione Professionale!
Crocetta non c’è. E quell’assenza suona un po’ come una sentenza. Tra pochi giorni, i circa duemila lavoratori degli “sportelli multifunzionali” dovranno cercarsi un nuovo lavoro. Nonostante le rassicurazioni del governo che li aveva “strappati” agli enti di Formazione: “State tranquilli, a voi penseremo noi”. E adesso li mette sul marciapiede. Ne ha dato implicitamente notizia oggi l’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso accompagnato dalla dirigente generale Anna Rosa Corsello per dare conto del poderoso progetto di “Garanzia giovani”. Un progetto, per intenderci, nel quale la Sicilia arriva per ultima, tra tutte le Regioni siciliane (e in questo caso le schizofreniche rotazioni del personale di Crocetta non c’entrano nulla, visto che, tranne brevi parentesi, a capo del dipartimento lavoro è stata per anni proprio la Corsello). Un ritardo che adesso costringerà la Regione a correre: bisognerà spendere 178 milioni di euro “entro il prossimo 31 dicembre”. L’assessore Caruso scandisce quel termine quasi con un sorriso autoironico, per poi poggiarsi sull’ottimismo, “non come quello del premier Renzi, che a volte, – dice – pur rappresentando l’aspetto più bello della sua comunicazione, appare un po’ esagerato. Ce la faremo, insomma.Sono convinto che ce la faremo”.