Sacchi di spazzatura appesi sul cartello “Favara” all’inizio del paese.
Il servizio rifiuti va male, andrebbe migliorato dalla Amministrazione e, nello stesso tempo, maggiormente collaborato dall’utenza, ma da qui a giustificare la grande pensata di appendere sacchi della spazzatura sotto il cartello “Favara” all’inizio del paese ne passa. Ridicolizza tutti ed è inaccettabile per i cittadini.
L’architetto Antonio Crapanzano stanco per i disservizi e per la non adeguata organizzazione della raccolta, mettendoci la faccia avendo informato tutti sulla sua iniziativa, qualche mese fa è andato a depositare i rifiuti davanti al portone del Palazzo comunale. Come dire “non riesco a fare il porta a porta a casa mia, vado a fare il porta portone comunale”. Ci può stare, anzi, ci sta, ma lo scatto che vi proponiamo non può definirsi una forma di protesta.
Sul nome Favara, Sette cortili, piazza Cavour c’è gente che sta investendo e sta generando una nuova economia che, se avrà successo, è destinata ad arricchire tutti. Per fare un solo esempio, basta pensare al valore di una abitazione oggi, dentro o fuori il centro storico, e a quello che potrà avere con il consolidarsi del fenomeno di una città vocata al turismo.
I sacchi appesi aiutano i gestori dei nuovi locali aperti in città? Aiutano i commercianti e la gente che lavora? Fino a dove si può spingere una forma di protesta?
Ci facciamo le domande e non ci diamo le ovvie risposte.
Una risposta invece la cerchiamo dall’Amministrazione comunale sul proliferare delle discariche abusive.
Cosa vuole fare Manganella? E’ pensabile che conferiscano nelle discariche abusive chi non riceve il servizio come dovrebbe, ad esempio nelle zone di periferia non servite, e gli evasori che, secondo loro, non depositando davanti all’abitazione sfuggono ai controlli.
E allora si cominci a controllare chi paga e chi non paga. Si cominci a controllare e sanzionare chi continua a impiccare la spazzatura, ché la stragrande maggioranza dei cittadini, organizzata o non organizzata come dovrebbe essere la raccolta, si adatta e rispetta le regole.