PER IL SINDACATO INERZIA, SUPERFICIALITA’ ED INCAPACITA’ DI GOVERNO SI STANNO CONCRETIZZANDO NELLA CHIUSURA DEI SERVIZI, NELLA DISPERSIONE DI RISORSE ECONOMICHE COME IL MILIARDO E 200 MILIONI DI EURO DEI FONDI PAC RIMASTO A ROMA
Bufera nel settore della Formazione professionale. Tanto per cambiare. Questa volta a far saltare dalla sedia i lavoratori le dichiarazioni rese alla stampa ieri dall’assessore al Lavoro, Bruno Caruso. Non è affatto piaciuta la posizione del Governo regionale che aprendo al sistema misto pubblico-privato ha chiaramente lasciato intendere che nessun obbligo sarà impartito ai privati di assumere gli operatori professionalizzati dalla stessa Regione siciliana spendendo milioni di euro negli anni scorsi.
E così si riapre la vertenza, forse mai chiusa, tra l’esecutivo del presidente Rosario Crocetta ed i circa 1750 operatori provenienti dall’esperienza degli Sportelli multifunzionali, dal progetto ‘Spartacus’ ed in atto impegnati presso il Ciapi di Priolo in un progetto di politiche attive del lavoro agganciato al Piano della Garanzia Giovani.
A tuonare contro l’assessore Caruso lo Snals Confsal che in un comunicato attacca duramente il Governo regionale.
“Lo Snals Confsal – si legge nella nota informativa – contesta le dichiarazioni rese dall’Assessore al Lavoro Caruso in merito alle sorti del sistema dei servizi per il lavoro e sulla sorte dei lavoratori che vi operano. L’incapacità sua e di questo Governo Regionale nel programmare, progettare e nell’eseguire le attività di orientamento e, più in generale, il sistema delle politiche attive del lavoro sta cagionando ingenti danni alla Regione Siciliana ed ai suoi cittadini”.
Il sindacato ricorda come, di recente, “il Governo Regionale abbia perso circa un miliardo e duecento milioni (1,2 miliardi) di euro dei fondi del Piano di Azione e Coesione, risorse che sono tornate in disponibilità dello Stato e che non sono più in disponibilità dei cittadini siciliani”.
Lo Snals Confsal denuncia il fatto che “Il Quadro Strategico Comune dell’Unione europea (risorse comunitarie) in Sicilia non è stato ancora attuato, come se la Sicilia fosse disinteressata a questa programmazione ed a questi soldi e che i Programmi Operativi del nuovo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 per circa un miliardo e duecentotrenta milioni di euro (1,230 miliardi di euro) e del Fondo Economico per lo Sviluppo Regionale per circa cinque miliardi e settecentoventinove milioni di euro (5,729 miliardi) con una dotazione economica complessiva pari a 6.959,2 milioni di euro, che la Regione Siciliana dovrebbe attivare, non sono stati ancora programmati per la loro attuazione”.
“Noi siciliani perderemo pure questi soldi? – si chiede il sindacato”.
“Altre ancora sono le dimostrazioni della incapacità amministrativa e gestionale dell’Assessore Caruso e di questo Governo regionale – continua la citata nota sindacale – come il fatto che il Governo Regionale e l’assessore al lavoro si sono dovuti prostrare al cospetto del Governo Nazionale per ottenere la possibilità di attivare in ritardo la Garanzia Giovani (Youth Garantee) e di poterne spendere le risorse per i giovani siciliani, diritto concesso per grazia ricevuta a causa del notevole ritardo sull’avvio delle procedure”.
Ed ancora: “Inerzia, superficialità ed incapacità – incalzano dal sindacato – si stanno concretizzando nella chiusura di servizi, nella dispersione di risorse economiche esterne al bilancio regionale e nel consequenziale licenziamento di lavoratori siciliani, anche di settori utili e/o necessari: comunque nulla giustifica il licenziamento e la chiusura dei servizi a fronte della restituzione di somme di denaro finalizzate”.
Lo Snals Confsal ricorda che: “Si assiste a singoli interventi di avvisi sporadici per la spesa di risorse che, sua bontà, l’Unione europea continua, con pazienza, a metterci a disposizione, ancorché privi di una programmazione seria, utile e collegata alla transizione da una gestione della vecchia Pubblica amministrazione ad un’amministrazione moderna e comunitaria”.
“Questa incapacità – sostiene lo Snals Confsal nel richiamato comunicato – viene liquidata dall’assessore al Lavoro Caruso, pescato fresco fresco, nei suoi comunicati dell’ultima ora nell’impossibilità di mantenere “personale inutile”.
“Noi contestiamo con forza – incalza il sindacato – in questa ed in tutte le sedi in cui potremo intervenire, un modus operandi ed una terminologia pronunciata da persone che nulla hanno a che vedere con la Buona Politica, così come contestiamo con forza, in questa ed in tutte le sedi in cui potremo agire, la chiusura di servizi e di sistemi di lavoro ed il consequenziale licenziamento del personale, e, inoltre, contestiamo con forza, in questa ed in tutte le sedi in cui potremo comunicare il nostro pensiero, che i soldi messi a disposizione dall’Unione europea e dallo Stato vadano dispersi da parte di una Regione Siciliana al collasso mentre l’uso eccessivo della Cassa Integrazione come strumento di programmazione per sostenere i servizi del lavoro e la formazione professionale, mortifica i lavoratori che, invece, vogliono lavorare, dare servizi agli utenti, spendere tutte le proprie professionalità”.
Lo Snals Confsal, infine: “Contesta con forza l’azione dell’assessore al Lavoro Caruso e del Governo Crocetta che mostrano incapacità ed insensibilità politica nei comunicati come quello della giornata di ieri”.
“Promuoveremo e parteciperemo con forza – conclude il comunicato dello Snals Confsal – ad azioni di sciopero ed ogni manifestazione che siano volte alla difesa del lavoratore del sistema della formazione professionale per vantare il diritto al lavoro, al rispetto del Contratto collettivo di Lavoro, alla continuità lavorativa ed alla retribuzione puntuale”.