Per la prima volta, gli agrigentini protestano insieme spontaneamente “Noi siamo altro”, senza l’organizzazione di partiti e di sindacati.
Neppure le crisi idriche, la mancanza di lavoro e di servizi essenziali sono riuscite a smuovere i pacifici, pazienti e rassegnati cittadini.
Qualcosa di simile era accaduto, sindaco Piazza, con il Cartello sociale, quando i Sindacati e la Pastorale diocesana organizzarono cortei di protesta per le tasse.
Ieri sera, la città del ministro Alfano, ha gridato: “Noi siamo altro”. In migliaia hanno detto di non essere casta politica che divora le speranze del territorio. Hanno voluto gridarlo dai microfoni di Ballarò per farlo ascoltare a tutta l’Italia.
E’ un segnale destinato ad avere ripercussioni in altre città della Sicilia, ché certamente il fenomeno di Agrigento non è un caso isolato, ma isolano e, anche, peninsulare. E la politica dovrà tenerne conto.
2 commenti
solo 1 parola vergogna!
Giusto protestare per questo, ma in tutti questi anni di malgoverno perché nessuno ha mai protestato.?