SI RIAPRE IL PROCEDIMENTO DI REVOCA DELL’ACCREDITAMENTO E MENTRE LA REGIONE SICILIANA SI E’ COSTITUITA PARTE CIVILE NEL GIUDIZIO PENALE PER I 500 DIPENDENTI SI ALLUNGANO I TEMPI PER LA RIPRESA LAVORATIVA
Il Tar dice no e il Cga dice si. Ancora uno strascico giudiziario infittisce l’intricata matassa dei contenziosi nel settore della Formazione professionale.
Il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana di Palermo ha accolto il ricorso dell’Enfap sospendendo la revoca dell’accreditamento decisa dal Governo regionale. Adesso la decisione finale spetterà alla magistratura amministrativa di primo grado che dovrà esprimersi nel merito della questione.
Il Cga ha invertito il giudizio del Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia che aveva respinto la richiesta dell’Ente volta ad ottenere la sospensione del provvedimento di revoca emesso nell’ottobre del 2014 dall’amministrazione regionale.
Alla base del provvedimento assunto dal dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, Gianni Silvia con decreto dirigenziale n.5505 ci sarebbero ‘false attestazioni e rendicontazioni’ esibite, a quanto pare, per ottenere rimborsi dall’amministrazione regionale.
Contro la revoca di accreditamento dello scorso ottobre i vertici dell’Enfap avevano chiesto ai giudici del Tar Sicilia di sospendere il provvedimento in attesa del giudizio di merito per garantire all’ente di poter organizzare i corsi di formazione della terza annualità dell’Avviso 20/2011 e di partecipare alla gestione delle politiche attive dle lavoro in Sicilia, continuando a garantire, in tal mondo, il posto di lavoro a circa 500 dipendenti.
Ma i giudici del Tar Sicilia hanno detto no e hanno respinto la richiesta di sospensiva.
Va ricordato che l’Enfap, ente di formazione storico e vicino alla Uil, è invischiato nell’inchiesta sui ‘Corsi d’oro’ della Procura della Repubblica di Messina che ha portato all’arresto del parlamentare del Pd, Francantonio Genovese.
Sulla vicenda pende un giudizio penale che ha visto la Regione siciliana costituirsi parte civile nel processo.
Adesso con l’accoglimento del Cga e la sospensiva degli effetti della revoca dell’accreditamento si apre una nuova partita. L’amministrazione regionale dovrebbe riaprire il procedimento di revoca dell’accreditamento e l’Enfap, entro 60 giorni dalla comunicazione di inizio procedimento, presentare le osservazioni. Successivamente l’amministrazione regionale dovrà decidere se tornare a revocare l’accreditamento all’Ente oppure se autorizzarlo alla gestione delle attività corsuali. Resta il fatto che la costituzione di parte civile della Regione siciliana potrebbe incidere negativamente sull’esito del secondo procedimento di accreditamento che riguarderà l’Enfap.
Quindi, non appare consequenziale alla decisione del Cga la ripresa delle attività da parte dell’Enfap ed il ritorno al lavoro dei circa 500 dipendenti si allunga di almeno altri 2 mesi.